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Immatricolazioni auto in calo a maggio
04/06/2014
di Giovanni Iozzia
Secondo Federauto i dati confermano che il settore rimane sempre in grande difficoltà, sostegno alla proposta di Capezzone
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[ Roma, Lazio, Italia ] -
«Nessuna ripresa o, che dir si voglia, ripresina», ha commentato così il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi i dati sulle immatricolazioni di auto nel mese di maggio 2014, diffusi dal Ministero dei Trasporti su indicazione della Motorizzazione.
Rispetto allo stesso mese dello scorso anno c'è stata una variazione del -3,83%, 131.602 auto contro le 136.850 di un anno fa (nel mese di aprile 2014 sono state invece immatricolate 119.548 autovetture, con una variazione di +2,32% rispetto ad aprile 2013, durante il quale ne furono immatricolate 116.838).
Nello stesso periodo di maggio 2014 sono stati registrati 349.883 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -9,99% rispetto a maggio 2013, durante il quale ne furono registrati 388.727 (nel mese di aprile 2014 sono stati invece registrati 357.966 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +5,12% rispetto ad aprile 2013, durante il quale ne furono registrati 340.515).
Nel mese di maggio 2014 il volume globale delle vendite (481.485 autovetture) ha dunque interessato per il 27,33% auto nuove e per il 72,67% auto usate. Nel periodo gennaio-maggio 2014 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 628.719 autovetture, con una variazione di +3,15% rispetto al periodo gennaio-maggio 2013, durante il quale ne furono immatricolate 609.505. Nello stesso periodo di gennaio-maggio 2014 sono stati registrati 1.787.417 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -1,66% rispetto a gennaio-maggio 2013, durante il quale ne furono registrati 1.817.569.
«La cautela con cui abbiamo commentato i modesti rimbalzi positivi dei primi mesi del 2014 - ha aggiunto Pavan Bernacchi - trova purtroppo conferma nel dato negativo di maggio che, a nostro avviso, non va letto come un segnale di rallentamento ma come espressione di un mercato in sostanziale stagnazione, nonostante la spinta del noleggio e dei kilometri zero». Una situazione quelle del mercato delle auto che secondo Federauto «è dolorosamente coerente con la situazione economica del Paese». Il crollo degli acquisti di auto, che si mantengono ormai da mesi «su livelli storicamente minimali» è causato dalla flessione del PIL nel primo trimestre dell’anno, dal generalizzato calo dei consumi di tutti i beni, dal consolidamento della crescita dei disoccupati (record negativo dal 1977) a cui «si aggiungono gli effetti perversi della leva fiscale».
«E’ indispensabile - ha detto, dal canto suo Angelo Di Martino, presidente dei concessionari Mercedes-Smart - un significativo intervento di riforma dell’imposizione tributaria sui veicoli. Per questo valutiamo positivamente la recentissima proposta di legge presentata dal presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Daniele Capezzone (nella foto)».
Federauto ritiene infatti che la proposta Capezzone ponga sul tavolo, con equilibrio, alcuni nodi da sciogliere fra i quali quello del rinnovamento della mobilità privata in senso ecologicamente compatibile, dell’approccio da seguire per commisurare la tassazione ai livelli di inquinamento dei veicoli, dell’alleggerimento della fiscalità sulle auto aziendali.
La proposta di Daniele Capezzone si articola in tre punti: esenzione per tre anni del bollo auto in caso di nuova immatricolazione, abolizione dell'Imposta provinciale di trascrizione e un significativo intervento sulla deducibilità, pari al 40%, per le vetture aziendali.
«Dopo essere stati vittime di una autentica aggressione fiscale da parte dei precedenti Governi ha chiosato Pavan Bernacchi -, ci chiediamo se quello attualmente in carica avrà la volontà di restituire all’automotive parte delle risorse drenate in questi anni, dando al settore una opportunità di crescita vera e, nello stesso tempo, di sviluppo per il Paese».
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