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Omicidio stradale, arriva la legge
10/06/2015
di Giovanni Iozzia
Dopo il parere positivo della commissione, il testo è arrivato in aula al Senato. Tempi brevi per la approvazione
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[ Roma, Lazio, Italia ] -
La legge sull’omicidio stradale, dopo l’approvazione dell’apposita commissione, è arrivata in aula al Senato. Si prevedono tempi brevi per l’approvazione e poi a pronunciarsi sarà la Camera dei Deputati.
La norma, che era attesa da molto tempo e richiesta da tantissime associazioni, prevede quindi sia il reato di omicidio stradale sia quello di omicidio nautico.
Dunque, chi guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di droghe un qualsiasi veicolo a motore sia automobile, moto, camion, barca, moto d’acqua ed uccide qualcuno rischia di essere punito con la reclusione da 8 a 12 anni; pena che arriva a 18 anni in caso di omicidio plurimo.
La legge, inoltre, prevede delle pene molto severe anche per chi provoca la morte di una persona a seguito di una manovra pericolosa, anche se non si è sotto l'effetto di alcol o droga. In questo caso, il guidatore dovrà scontare dai 7 ai 10 anni se l'incidente mortale avviene perché si attraversa un incrocio passando con il semaforo rosso o si fa una manovra di inversione del senso di marcia o un sorpasso in prossimità delle strisce pedonali. La medesima pena di 7-10 anni viene comminata anche in caso di incidente mortale in acqua per gli stessi motivi.
La legge, ovviamente, prevede anche il ritiro della patente, con alcune differenze a seconda del caso: se si uccide qualcuno mentre si guida ubriachi il ritiro arriva fino a 15 anni; fino a 20 anni, invece, se in passato si è recidivi all'alcotest. Infine, se si guida in stato di ebbrezza e si supera il limite di velocità scatta il ritiro massimo di 30 anni.
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