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Dakar 2010: trionfano Cyril Despres e Carlos Sainz
16/01/2010
di Grazia Dragone
Il pilota francese ottiene la terza vittoria in carriera. Nella categoria auto, lo spagnolo Sainz argina gli attacchi del compagno di squadra Al-Attiyah
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Si conclude la seconda edizione sudamericana della Dakar, passata dal deserto africano alle insidie del Sudamerica, in un percorso che ha riservato i classici ingredienti di questa competizione: spirito di avventura, pericolosità ed emozioni.
L’edizione 2010 vede la vittoria finale del francese Cyril Despres, che al termine della tappa speciale da San Rafael a Bolivar, ultima della serie, dominata del portoghese Ruben Faria su KTM, ottiene il titolo nella categoria moto, precedendo in classifica generale il norvegese Pal Anders Ullevalseter (Ktm) e il cileno Francisco Lopez. Despres, che aveva già consolidato la sua posizione in classifica dopo la terza tappa, ottiene la terza vittoria in carriera, dopo il 2005 e il 2007.
Nella categoria auto, invece, lo spagnolo Carlos Sainz, a bordo della Toureg2, vince le insidie del principe e compagno di squadra Al-Attiyah, ottenendo la prima vittoria nella Dakar. Sainz ha gareggiato dominando abilmente le proprie emozioni, grazie anche alla sua esperienza derivata dai rally, dove è riuscito a vincere il titolo iridato nel 1990 e 1992. Nella classifica di tappa, dietro alle due Volkswagen blu, sono giunte le Bmw dei francesi Guerlain Chicherit e Stephane Peterhansel, rispettivamente quinto e quarto nell'assoluta. Il podio finale targato Volkswagen, è stato completato dall'americano Mark Miller.
Partita dalla capitale argentina il 2 gennaio, la Dakar 2010, 32esima edizione che ha visto la partecipazione di 362 team, raggruppati nelle categorie moto e quad, auto e camion, si è svolta in quattordici tappe, delle quali la prima suddivisa in due giornate. Nonostante le polemiche suscitate dal trasferimento obbligato, in virtù dei rischi che comportava per i piloti transitare nel continente africano, ostaggio di guerriglie locali e problemi politici vari, l’edizione sudamericana, la seconda dopo quella del 2009, non ha risparmiato emozioni e purtroppo anche vittime.
Da segnalare il grave infortunio del pilota sardo Luca Manca, avvenuto durante la sesta tappa Antofagasta/Inique e l’incidente che ha coinvolto il pilota Mirco Schultis ed una sfortunata spettatrice, investita mortalmente dalla Hyundai del tedesco, al 75esimo km della prima tappa.
A differenza dell'anno scorso, quest'edizione ha escluso le strade della Patagonia. I piloti hanno attraversato, durante i 9000 km previsti dal percorso, la Cordigliera delle Ande sino al valico di San Francisco, a un'altitudine di 4.700 metri e poi il terribile deserto Atacama. La tappa da Antofagasta al porto di Iquique e' stata la piu' lunga (641 km). Dopo una giornata (il 9 gennaio) di riposo, i partecipanti hanno raggiunto Copiapo', penultima tappa nell'Atacama, da qui sono giunti a La. Abbandonato il Cile i piloti sono rientrati in Argentina dal valico del Cristo Redentor e le due tappe successive hanno presentato come scenario l’imponente Aconcagua, la montagna più alta del continente americano (6.959 metri).
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