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Auto, cresce ancora il mercato


02/04/2016

di Giovanni Iozzia

Una crescita mensile che il mercato italiano non vedeva dagli ultimi incentivi del 2009-2010. Buono anche il consuntivo del primo trimestre


Auto, cresce ancora il mercato [ Roma, Lazio, Italia ] - Continua a crescere il mercato italiano dell’auto. In marzo sono state immatricolate 190.381 autovetture. Si tratta di un volume mensile che il mercato italiano non vedeva dagli ultimi incentivi del 2009-2010.
Rispetto a marzo 2015 le immatricolazioni del mese scorso sono aumentate del 17,38%, mentre il consuntivo dei primi tre mesi chiude a quota 519.123 con un incremento del 20,83%.
Proiettando questo tasso di crescita sull’intero anno, secondo le proiezioni del Centro Studi Promotor, si ottiene un volume di immatricolazioni di 1.900.000 unità, che è assai vicino al livello che molti ritengono fisiologico per il mercato italiano.

Il Ministero dei Trasporti ha infatti comunicato che la Motorizzazione ha immatricolato nel mese di marzo 2016 190.381 autovetture, con una variazione di +17,38% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, durante il quale ne furono immatricolate 162.187 (nel mese di febbraio 2016 sono state invece immatricolate 172.895 autovetture, con una variazione di +27,77% rispetto a febbraio 2015, durante il quale ne furono immatricolate 135.317).

Nello stesso periodo di marzo 2016 sono stati registrati 439.861 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +3,14% rispetto a marzo 2015, durante il quale ne furono registrati 426.460 (nel mese di febbraio 2016 sono stati invece registrati 428.860 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +13,57% rispetto a febbraio 2015, durante il quale ne furono registrati 377.619).
Nel mese di marzo 2016 il volume globale delle vendite (630.242 autovetture) ha dunque interessato per il 30,21% auto nuove e per il 69,79% auto usate.

Nel periodo gennaio-marzo 2016 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 519.123 autovetture, con una variazione di +20,83% rispetto al periodo gennaio-marzo 2015, durante il quale ne furono immatricolate 429.615.
Nello stesso periodo di gennaio-marzo 2016 sono stati registrati 1.242.905 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +7,52% rispetto a gennaio-marzo 2015, durante il quale ne furono registrati 1.155.948.

«Dopo l’ottimo avvio di gennaio e un superlativo febbraio, a marzo assistiamo al consolidamento degli effetti della forza dirompente delle offerte promozionali messe in campo da case e concessionari. Rammento che a marzo abbiamo targato molte vetture i cui ordini erano stati raccolti nei mesi precedenti. A questo punto resta da capire quale scenario si presenterà a breve, tenendo presente che a marzo abbiamo registrato una generale flessione delle presenze di clientela nelle concessionarie, e una conseguente riduzione della raccolta ordini che interpretiamo come un possibile segno di rallentamento della crescita. La domanda che ci poniamo è: il mercato cresce o queste operazioni hanno prodotto un anticipo della domanda che verrà parzialmente riassorbito nei prossimi mesi?». Così Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l'associazione dei concessionari di auto, veicoli commerciali, veicoli industriali e autobus di tutti i marchi commercializzati in Italia.

E quindi secondo Federauto, pur nella loro eccellenza, i risultati di vendita raggiunti nel primo trimestre dell’anno non esprimono un riferimento risolutivo su quello che potrà essere l’andamento complessivo dell’intero 2016. Le serie storiche mostrano l’eccezionalità dei rialzi registrati nel primo trimestre, in cui ha giocato anche l’esigenza insopprimibile di sostituire veicoli obsoleti, costosi, inquinanti e pericolosi.
Aggiunge Roberto Bolciaghi, presidente dei concessionari Renault-Dacia: «Ci prepariamo ad affrontare i prossimi mesi con fiducia e la giusta motivazione, ma siamo coscienti che i risultati commerciali pregressi potrebbero aver drenato il bacino di domanda, ponendo quindi le condizioni per una oggettiva riflessione sulle capacità di assorbimento del mercato».

«Per quanto riguarda la crescita delle immatricolazioni – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – va detto che il motore della ripresa è certamente l’elevato contingente di domanda di sostituzione insoddisfatta negli anni della crisi iniziata nel 2008. Elemento sicuramente rilevante per valutare la solidità della ripresa in atto è il fatto che l’andamento positivo interessa tutte le articolazioni del mercato e tutti i canali di vendita. Le immatricolazioni sono infatti in crescita in tutti i segmenti di mercato, in tutte le macroaree geografiche del Paese e inoltre la crescita interessa sia la domanda dei privati che quella delle imprese. E’ vero che gli operatori del settore auto stanno investendo molto sul piano pubblicitario e promozionale, ma è anche vero che la domanda risponde pienamente. Tra l’altro, la ripresa a due cifre delle vendite di auto in Italia iniziata nel 2015 è un elemento importante anche per la crescita della produzione del settore auto nel nostro Paese. Grazie a questo elemento, ed anche al favorevole accoglimento dei modelli italiani all’estero, nel 2015 la produzione di autovetture in Italia è aumentata del 65% e quella totale di autoveicoli del 45%. I primi dati sul 2016 indicano che la crescita continua, anche se ovviamente con tassi più contenuti».


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