Jaguar I Pace VS Tesla Model X
22/12/2016
di Gianluca Maxia
Una vera sfida tra questi due suv 100% elettrici che determina la fine del monopolio Tesla, e l’inizio dell’interesse dei grandi costruttori alle vetture elettriche pure
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400 CV e 500 km di autonomia, batterie al litio da 90 kWh raffreddate a liquido, 500 km di autonomia secondo la normativa Nedc, e un sistema di ricarica veloce da 50 kW che consente di ricaricare completamente le batterie in poco più di 2 ore, recuperando l'80% dell'energia in 90 minuti, e per garantire la “zampata” del giaguaro una capacità di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi. Questi i freddi numeri della Jaguar I Pace.
Lo schema meccanico prevede un motore elettrico per ogni asse, in modo che la Jaguar I Pace possa avere una vera trazione integrale, assolutamente necessaria per gestire i 700 Nm di coppia. Per offrire il massimo piacere di guida, gli accumulatori sono stati posizionati al centro della vettura e nella posizione più bassa possibile per ottimizzare la distribuzione dei pesi. Le sospensioni riprendono lo schema della F-Pace, con doppi triangoli di alluminio anteriori e Integral Link posteriore.
Quasi uguali le caratteristiche della Tesla Model X che ha le batterie, sempre da 90 kwh, al centro del telaio e la trazione integrale. L’autonomia della Tesla model X è di poco superiore e arriva a 536 km secondo normativa Nedc. Molto simile anche la velocità di ricarica. Adesso la partita inizia a giocarsi sugli aspetti che da sempre determinano il successo di una vettura: confort, qualità costruttiva, handling di guida, linea, praticità e notorietà del brand.
Se per quanto riguarda la linea, confort a bordo e alcuni aspetti della dinamica di guida, Tesla può giocarsi bene le sue carte, diverso è il discorso che afferisce alla qualità costruttiva, praticità e “peso” del brand. Su questi ambiti Tesla non aveva mai avuto un rivale veramente diretto e con un importante pedigree come Jaguar. Progettare un abitacolo di alto livello, ma che sia anche pratico non è cosa semplice, infatti, la Tesla Model X non permette di abbattere i sedili posteriori. Nello stesso modo far debuttare un nuovo modello che non abbia nessun difetto è cosa molto difficile, che non è riuscita ai primi Model X, che presentavano difetti al sistema audio. Ed infine il brand Tesla è molto famoso, ma giovanissimo e, per ora, capace solo di riflettere la luminosa e carismatica figura del proprietario Elon Musk, forse non abbastanza di fronte alla storia di Jaguar, o BMW o Mercedes Benz. Una cosa è però sicura: il mercato delle automobili sta vivendo un grande passo avanti.
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