Le Mille Miglia sorpresa dalla pioggia a Ferrara
17/05/2018
di Domenico Scalera
La carovana della Freccia Rossa incanta gli appassionati e non, tra auto d’epoca e bolidi moderni
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[ Brescia - Cervia-Milano Marittima ] -
E’ partita ieri da Brescia, la Freccia Rossa con circa 450 equipaggi per percorrere 1700 km sulle suggestive e panoramiche strade italiane, accompagnate da una calorosa folla sul tutto il tracciato. Alla carovana delle auto storiche, come di consueto, si sono aggiunte altre 130 supercar prodotte dopo il 1958 del Ferrari Tribute to 1000 Miglia e del Mercedes-Benz 1000 Miglia Challenge, per lo più auto moderne, del cavallino e del marchio della stella.
Nella Prima Tappa delle Mille Miglia, le auto d’epoca hanno attraversato Desenzano, Sirmione del Garda e successivamente sono entrate nel Parco Giardino Sigurtà e, passando per Mantova e la città delle biciclette, patrimonio dell’Unesco Ferrara, raggiungeranno Comacchio per dirigersi a Ravenna e terminare la prima giornata di gara a Cervia-Milano Marittima.
Noi di Automania le abbiamo aspettate a Ferrara, nel giro cittadino, che costeggiava il Castello Estense, unico castello d’Europa ad essere costeggiato dal Fiume. Tutte le vetture hanno fatto una passerella in Piazza Trento Trieste per salutare il numeroso pubblico entusiasta all’arrivo dei bolidi d’epoca. I primi equipaggi sono stati quelli delle O.M. 665 Superba, seguite dalle splendide Bugatti T 13 Brescia Corsa, Bugatti T 37/35T, Bugatti T 35° e Bugatti T 37 del 1927 con il pilota Canè Giuliano pluricampione della competizione accompagnato dal tedesco Reichle Klaus Peter, giusto per citarne alcune. Dopo i primi 100 passaggi, protagonista è stata la pioggia. Un forte scroscio ha costretto i partecipanti ad accellerare le operazioni di ripartenza. In testa, a Ferrara è arrivata nel tempo parziale l’O.M. 665 S MM Superba 2000 dell’equipaggio Wetz Albert e Collè Romain.
Oggi la gara riprende con la seconda tappa da Cervia-Milano Marittima a Roma. Vi lasciamo con lo speciale Mille Miglia 2018 targato Automania.
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