Notizie
Tar del Lazio: stop agli aumenti dei pedaggi autostradali
05/09/2010
di Riccardo Angelo Colabattista
Con una sentenza di livello Nazionale si impedisce di aumentare i costi delle autostrade italiane. Chi ha già pagato di più dovrà essere rimborsato dall’Anas
|
Vicenda tutta italiana quella dei pedaggi autostradali. Il tutto è nato durante l’ultima manovra finanziaria del Governo Berlusconi in cui si autorizzavano alcuni aumenti in diversi tratti autostradali italiani. Dopo alcune denunce e ricorsi, la settimana scorsa, il Tar del Lazio ha emesso una sentenza con valore nazionale. I pedaggi non devono subire alcun aumento e i cittadini che hanno pagato di più nel periodo in cui la legge è rimasta in vigore, cioè dal 1 luglio fino al 4 agosto, dovranno, in un qualche modo, essere rimborsati dall’Anas.
Il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucco, si pronuncia così sulla questione rimborsi: «Ogni decisione riguardante l’ipotizzato rimborso da parte di Anas dei pedaggi corrisposti durante il breve periodo di applicazione del decreto legge sarà assunta quando la Giustizia amministrativa si pronuncerà in via definitiva in merito al decreto ». Fortunatamente il gestore nella rete autostradale aveva provvisto a sospendere gli aumenti non appena c’è stato il primo pronunciamento del Tar laziale.
Dall’altra parte della staccionata ci sono i consumatori rappresentata da varie sigle. Una delle più agguerrite è il Codacons che, per bocca del suo Presidente Carlo Renzi, fa sapere che “«dopo la nuova sentenza dei giudici amministrativi l’unico modo per consentire un indennizzo equo e ripartito in maniera omogenea tra tutti gli automobilisti è quello di disporre una riduzione dei pedaggi, proporzionali agli aumenti annullati dal Tar per una durata pari a quella in cui sono stati applicati gli aumenti, ossia 36 giorni».
|
| |
|
|