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Sergio Marchionne: “Sede Fiat negli Usa? Non è in programma”
30/03/2011
di Fabiana Muceli
L´ad della Fiat Sergio Marchionne, durante l´assemblea degli azionisti, ha inoltre confermato l´aumento della quota Chrysler al 51%
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Non è la prima volta che la Fiat manifesta interesse per il mercato russo: Sergio Marchionne, durante l'assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio 2010, ha confermato l'occhio di riguardo verso le opportunità offerte dal continente. Sarebbero in valutazione possibilità di partnership con i soggetti locali, mentre al ministero dello Sviluppo Economico russo è stato presentato un piano di produzione di veicoli commerciali e auto (Fiat e Jeep), per un totale di 300mila unità da distribuire.
Ma le strategie di espansione non sono gli unici argomenti trattati da Marchionne durante il suo discorso all'assemblea. Prima di tutto la politica dei dividendi che prevederà per Fiat Spa una distribuzione nell'ordine del 25% dell'utile consolidato, con un pagamento minimo di 50 milioni di euro, mentre per Fiat Industrial si avrà una distribuzione della stessa percentuale, ma con il pagamento minimo di 100 milioni di euro. Per quanto riguarda invece i futuri esercizi, saranno i cda di Fiat Spa e Fiat Industrial a decidere.
Qualche parola anche sul panorama italiano e sulla produttività del gruppo. Sergio Marchionne ha sottolineato il divario tra la produttività italiana, definita troppo bassa, e quella degli altri stabilimenti europei. “L'utilizzo della rete italiana e' al 54%, mentre negli altri impianti in Europa si parla del 126%”. Ricordando i cambiamenti raggiunti per una maggiore flessibilità negli stabilimenti e gli accordi per Mirafiori e Pomigliano.
Le dichiarazioni potrebbero essere interpretate come sostegno per il possibile spostamento della sede del gruppo negli Usa. Ma Sergio Marchionne ha chiarito anche questo punto durante la conferenza stampa successiva all'assemblea del Lingotto. “Non è nella nostra agenda spostare la sede Fiat negli Usa”, ha risposto il numero uno della Fiat. Ribandendo l'assenza di un programma e la mancanza di decisioni a riguardo.
Infine le prospettive per il futuro: si è parlato di un fatturato Fiat di 64 miliardi di euro per il 2014 (100 miliardi in totale con Chrysler) e dell'aumento della quota in Chrysler al 35%, dopo la decisione di portare la stessa al 25%. E con l'obiettivo di arrivare al 51% entro il 2011.
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