Notizie
Confermata la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese
29/06/2009
di Maura De Sanctis
La protesta dei lavoratori si fa sempre più accesa
|
Ormai sembra confermata la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese. Il leader nazionale della Cgil, Guglielmo Epifani dice di non comprendere la decisione dell’ad Sergio Marchionne di chiudere lo stabilimento palermitano anche perché ciò contrasta con quanto ha dichiarato fino ad ora, e cioè la sua ferma volontà di salvare lo stabilimento siciliano e di avviarlo ad un processo di riconversione. Inoltre, la produzione di automobili a Termini Imerese non può essere sostituita da nessun altro tipo di produzione in quanto non riuscirebbe comunque a garantire altrettanti posti di lavoro soprattutto in una zona afflitta da gravi problemi occupazionali.
Roberto Mastrosimone della Fiom, invece esorta tutti i lavoratori a scioperare in modo da far cambiare idea al Lingotto anche se le probabilità sono davvero scarse dato che lo stabilimento palermitano deve la sua operatività essenzialmente ai fondi pubblici che non sono più disponibili con la conseguenza che è inevitabile la sua chiusura. Mastrosimone, aggiunge che la protesta continuerà finchè la Fiat non avrà cambiato idea ed andrà avanti nella sua campagna di sciopero utilizzando diverse forme di ostruzionismo come il blocco totale della produzione e della circolazione in autostrada e della stazione ferroviaria di Fiumetorto.
I lavoratori chiedono che non venga tagliato nessun posto di lavoro a Termini Imerese e condannano il governo per la sua incapacità di intervenire anche perchè si sentono abbandonati ad un futuro d'incertezza e di disoccupazione. Intanto la regione ha organizzato per la giornata di domani, un vertice per predisporre un documento unitario da presentare all’ad Sergio Marchionne.
|
| |
|
|