Notizie
Imola: Il GP che vorrei…
31/05/2012
di Giulia Morelli
Appuntamento sul circuito di Imola, per rivivere il 19° Trofeo Lorenzo Bandini 2012
|
[ Imola ] -
In occasione del Trofeo Lorenzo Bandini 2012 che quest’anno vede come vincitore il pilota della Williams Bruno Senna, si parlerà nuovamente del circuito di Imola. Il giorno 17 giugno (N.B. per la situazione di emergenza in emilia romagna dovuto al terremoto è stato rinviato unitamente al pilota Bruno Senna il giorno domenica 15 luglio), infatti rivivremo l’emozione di Imola, in quanto la manifestazione toccherà come prima tappa proprio il circuito Enzo e Dino Ferrari. Imola e la sua storia immensa, ancora oggi riecheggia nei nostri pensieri, come il primo istante in cui si poggiano a terra i piedi che calpestano l’asfalto del circuito.
Il 17 giugno seguiremo l’evento (N.B. data rinviata al 15 Luglio 2012), anche per avere l’onore, perché è sempre piacevole camminare e riassaporare il rombo dei motori e la tradizione vivissima di Imola. Onestamente la mia passione per la Formula 1, forse come per molti di voi, è nata un pò tardi quando già Imola non era più presente nel calendario di F1, ma io ci sono voluta andare comunque, precisamente nel 2007 all’attesissima inaugurazione dopo la lunga chiusura. Mi sono divertita ed immedesimata nella parte che di consueto mi si addiceva, da spettatrice con mio padre che mi faceva da guida. Percepii tante informazioni, volli vedere tutto. I miei occhi come due attenti scrutatori, immagazzinarono quasi ogni cosa, soprattutto la bellezza della pista, dei box “I MIEI PRIMI BOX DAL VIVO”, però la mia attenzione andò tutta per Ayrton Senna. Passeggiando mi ritrovai davanti alla sua statua, ricoperta di fiori ed omaggi al grande campione. Ayrton Senna in un certo senso mi stava guardando ed io ero tesissima. Non avevo nulla da dire, fissavo la sua statua come immobile nell’attesa di un qualcosa che non venne mai. Lasciai così la statua di Ayrton Senna solo dopo una foto (in alto) ed aver visto la gigantesca bandiera brasiliana che pian piano sventolava dalla statua.
Quella fu una giornata perfetta, da ricordare come tutto ciò che ruota intorno al circuito. Tornai a Imola altre volte, l’ultima nel 2011 per la Sei Ore di Imola. Andai per le prove e di nuovo come fosse la prima volta mi sentii felicissima, tutta la gente sembrava contenta. Rividi i box, le tribune e tutto con totale emozione come sempre. Ecco, tutto questo è Imola e molto altro può essere il circuito, un turbinio di leggende ed assoluta battaglia. Mi immagino i piloti nella pit lane, l’affollamento nelle tribune e sul prato, i meccanici al lavoro e insomma tutti ma proprio tutti intenti nel vedere una gara da ricordare. Forse sto solo sognando, ma credo che il circuito di Imola debba ancora dimostrare che a volte far scorrere il tempo sia benevolo, che non si può abbandonare una pista come Imola. La gente, adulti e non amano Imola. La amano perché è la vera storia dove tutto è reso al massimo, dove tutti sarebbero entusiasti di tornare.
Il patron della F1 Bernie Ecclestone, deve capire che non basta e non serve ampliare gli orizzonti ad una F1 mondiale, espandere ciò che è già immenso. La Formula 1 moderna si presenta già a livello mondiale, è una “MACCHINA” sempre al lavoro per acquisire speranze. Ma allora io dico perché non Imola, perché il signor Bernie non segue anche i sogni delle persone comuni, le quali credo preferirebbero spendere più soldi per un circuito come quello di Imola che sacrificarsi in capo al mondo per ritrovarsi senza emozioni e bagarre. Bisogna mettersi in testa che la Formula 1 è una grande potenza in cerca di nuovi traguardi, questo lo so, ma davvero “quand’è che sarà il momento buono per aprire gli occhi e capire veramente che il futuro non è solo nei nuovi circuiti”, alcuni in capo al mondo, ma è soprattutto nella storia, nella rinascita di circuiti già di per sé perfetti? «Imola è Imola», è importante globalizzarsi anche in F1, scoprire e aprire nuove frontiere per portare all’eccellenza la Formula 1, ma credo che sia più opportuno riportare al trionfo un circuito come quello di Imola, dove nulla e nessuno passano mai di moda, dove la vittoria fa rima con storia e dove le persone farebbero la fila fin da subito per accaparrarsi un biglietto e vedere in primis la grinta delle vetture che sfrecciano sull’asfalto ancora fumante dal passato ed un futuro ancora tutto da scrivere.
|
| |
|
|