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Commosso Tributo all´indimenticabile Ayrton Senna
02/05/2014
di Giulia Morelli
Un ricordo e un onore: l´omaggio delle persone sul circuito di Imola
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[ Imola, Emilia Romagna ] -
Speciale Tributo Ayrton Senna Ciò che rimane più impresso nella mente è l’immagine di Ayrton Senna. Il suo viso sempre sereno e fisso, i suoi occhi buoni restano nell’ideale di tutti, come un uomo, un campione sincero, semplice e spontaneo. L’impressione di un pilota che nascondeva di più di quello che si vedeva, come se fosse qualcosa di etereo. Senna viene descritto come il vero pilota che tutti dovrebbero seguire, perché nella sua purtroppo breve vita ha insegnato tanto, soprattutto come un circuito possa essere imprevedibile.
Tutto questo il giorno 1 maggio 2014 lo si è voluti accompagnare da un grande ed indimenticabile omaggio. A Imola importanti nomi di giornalisti e piloti hanno dato spazio alla giornata, attraverso l’esposizione al pubblico di temi attuali. Si è parlato a lungo della sicurezza e del concetto che la Formula 1 di oggi è un po lontana dalla gente comune, dando poco risalto al rapporto di scambio che dovrebbe invece esserci tra i tifosi e gli esponenti del settore. A 20 anni dalla morte di Ayrton Senna, l’emozione è sempre la stessa, più di 25 mila persone scese sino in pista per una commovente celebrazione alla curva del Tamburello dove lo spirito di Ayrton travolgeva la marea di tifosi. Come un respiro flebile salito fino al cielo dove le nuvole piano piano lasciavano posto ad un raggio di sole, lo stesso che faceva risplendere il nome di Ayrton Senna.
Alle ore 14.17, all’Autodromo di Imola, fu il tempo del ricordo, l’ora della morte di Ayrton Senna di quel terribile 1994, gelò per un attimo il cuore dei presenti, in una solenne preghiera rivolta verso il grande campione. Si ammirava il cielo, ci si guardava tra la gente e dagli occhi scendevano delle piccole lacrime che andavano inesorabilmente a bagnare i visi come vissuti dal tempo. Lo stesso tempo che ogni individuo porgeva alla memoria indelebile di Senna. Poco dopo la gioia prese il sopravvento perché amici, compagni di Ayrton lo ricordarono a modo loro. Racconti di un pilota speciale, eccezionale, umano a tal punto da avere una enorme fede in Dio che in qualche modo forse gli fece un regalo. Lo innalzo all’essenza di diventare un mito.
Quello che come molti evincono dalla storia di Ayrton Senna, quel terribile 1 maggio 1994 il destino aveva già narrato cosa era in serbo. Un angelo troppo giovane era entrato in contatto con il suo Dio e gli aveva detto che senza ali non poteva volare e non poteva vegliare su tutti. Senna si spense cosi nel momento che quelle ali lo avvolsero a se e lo portarono dove solo i veri uomini sanno riposare. Oggi il nome di Senna è diventato una leggenda che non scomparirà mai come le tante foto-museo conservate ed esposte a Imola. Oggi la gente lo commemora andando a Imola, calpestando l’asfalto e porgendo una carezza alla sua statua. Davvero un ricordo e un onore aver omaggiato il giorno 1 maggio 2014 un grande campione. Grande in ogni senso, volato in cielo troppo presto, andando a condividere e a regnare assieme ad un altro pilota Roland Ratzenberger scomparso il giorno prima di Senna, durante le qualifiche. Il mito di Senna non tramonterà mai, indimenticabile come Ayrton.
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