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Audi e Ducati iniziano a lavorare insieme
23/07/2012
di Gianluca Maxia
L’insediamento tedesco nel cuore di Ducati inizia dalle nomine del CDA
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Inizia a definirsi il nuovo assetto di Ducati dopo l’acquisizione avvenuta nello scorso Aprile da parte di Audi. I primi cambiamenti, come prassi vuole, si attuano tra i vertici della società. Completata l'acquisizione da parte di Audi della totalità del pacchetto azionario della Ducati Motor Holding, tramite la controllata Automobili Lamborghini, . La presidenza della società italiana va all'amministratore delegato di Audi, Rupert Stadler, mentre nel board siederanno i consiglieri Gabriele Del Torchio e Claudio Domenicali in rappresentanza di Ducati e Horst Glaser e Axel Strotbek per la società tedesca.
Il cda, riunitosi subito dopo l'assemblea, ha poi nominato Gabriele Del Torchio amministratore delegato della Ducati. Nella stessa riunione, inoltre, è stato costituito il comitato esecutivo di Ducati Motor Holding, di cui lo stesso Del Torchio è stato nominato presidente. Non solo. Audi ha anche deciso di nominare il ceo Ducati nel consiglio di amministrazione di Automobili Lamborghini. La casa automobilistica di Ingolstadt, controllata dal gruppo Volkswagen, aveva siglato l'accordo per rilevare la marca bolognese di motociclette nell'aprile scorso. A vendere era stata la holding di partecipazioni InvestIndustrial di Andrea Bonomi, che possedeva il 70%, il fondo di private equity Bs Investimenti, proprietario del 20% e l'Hospitals of Ontario Pension Plan che possedeva il 10%.
L'azienda italiana, che conta oltre 1.100 dipendenti, ha la fabbrica principale a Borgo Panigale, nella prima periferia di Bologna, e dall'anno scorso ha aperto uno stabilimento di assemblaggio in Thailandia. La Ducati, fondata nel 1926 a Bologna, ha iniziato a produrre motociclette nel 1949. Nel 2011 ha raggiunto i 42.200 veicoli venduti, con una quota di mercato globale dell'11%. Sempre lo scorso anno, poi, il giro d'affari si era attestato a 480 milioni di euro con un Ebit di 51 milioni di euro. Il marchio Ducati, inoltre, vanta una storia di successi nelle corse, tra cui 4 titoli mondiali piloti in Superbike.L'operazione Ducati, inoltre, rientra per il colosso tedesco in una strategia di espansione che punta non solo a scalare il vertice della classifica mondiale delle quattro ruote entro il 2018, ma anche ad espandere l'attività nei veicoli industriali, con i marchi Man e Scania, e ora anche nelle moto.
D'altra parte Vw non ha problemi a finanziare tutte queste acquisizioni: a fine dicembre aveva 17 miliardi di euro di liquidità netta. Ducati è per Audi la terza acquisizione in Italia dopo quelle di Lamborghini e Italdesign Giugiaro. A queste va poi aggiunta quella del circuito di Nardò da parte di Porsche Engineering. Anche Valentino Rossi è stato colpito dalla serietà e dai buoni propositi del marchio tedesco nei confronti dei destini della Ducati. Pare, infatti, che il campione italiano abbia deciso di rimanere anche l’anno prossimo nel team Ducati di MotoGp dopo un incontro con i vertici Audi che gli hanno assicurato un budget e tutta l’assistenza che serve per tornare a vincere. Gli appassionati sperano solo che le logiche di produzione di un grande colosso come quello Volkswagen non stravolgano l’anima sportiva, passionale e spesso un po’ folle che caratterizza tutti i modelli ducati e che non sempre viene compresa dal rigore teutonico.
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