Notizie
Chevrolet: problemi di consegna di ausilio per disabile
07/01/2013
di Maura De Sanctis
Lamentela di un lettore disabile al 100% per un disservizio della nota casa automobilistica
|
Alla redazione di Automania è giunta un e-mail di lamentela di un disabile al 100% per un disservizio di una nota casa automobilistica: stiamo parlando della Chevrolet, il brand che ha vinto il premio per il miglior bilancio conseguito nell’anno 2011 durante il meeting tenutosi al Motor Show di Bologna 2012. Sembrerebbe infatti che la richiesta di una modifica al sedile passeggero, che agevolasse il disabile nella salita e discesa dall'auto, sia stata non solo disattesa ma abbia causato diversi problemi al nostro lettore.
Il rivenditore Chevrolet avrebbe difatti assicurato al disabile la consegna di una “tavoletta di passaggio” ed ulteriori ausili per consentire la salita e discesa dall'auto. Ebbene, prima della consegna dell’auto e quindi della sua immatricolazione, il disabile aveva più volte insistito nel voler provare personalmente la modifica apportata in modo da essere sicuro del suo reale aiuto ma il rivenditore lo rassicurava affermando che la suindicata tavoletta essendo “standard” per le disabilità motorie come la sua non necessitava di prove, aggiungendo altresì che le ulteriori modifiche da apportare all'auto, sarebbero state eseguite dalla medesima concessionaria.
Sta di fatto che, prima del saldo, il rivenditore comunicava che le modifiche richieste non sarebbero più state fornite dalla concessionaria e che la stessa si sarebbe limitata a fornire una “tavoletta di passaggio” con un costo aggiuntivo di € 1074,00. Dipoi l'auto veniva regolarmente immatricolata e ritirata ma l’odierno utente, per motivi di salute, riusciva a provarla soltanto 15 giorni dopo, quando constatava non solo l'inutilità della tavoletta di passaggio, ma quest’ultima gli era addirittura d’intralcio e finiva col provocargli un importante ematoma sulla coscia. Avvertito immediatamente il rivenditore, quest’ultimo per tutta risposta lo ha indirizzato presso l'officina che aveva effettuato la modifica, dove il proprietario garantiva la soluzione del problema, precisando che la Chevrolet avrebbe dovuto inviare personalmente, prima dell'acquisto, gli ausili richiesti, onde consentirne il collaudo. Tale officina però si limitava a disinstallare la tavoletta dichiarando che tale modifica non era indicata per il tipo di auto e per il tipo di invalidità.
Cosicchè il rivenditore, si impegnava a trovare una soluzione a spese della Chevrolet, indirizzando il nostro interlocutore presso altra officina ma alcuni giorni prima del ritiro dell’auto comunicava che la Chevrolet non avrebbe più provveduto al pagamento delle modifiche necessarie, oltre a non rimborsare il costo della tavoletta di passaggio, affermazione non coerente, secondo quanto affermato dall’utente che ribadisce che la fattura dell'auto è comprensiva del costo delle modifiche per agevolazione disabile (sedile di trasferimento) e del costo del suo collaudo (mai avvenuto).
Tenuto conto che sono oltre 560mila gli automobilisti italiani disabili e che aumentano di 20.000 unità ogni anno, è necessario oggi più che mai che oltre alle agevolazioni fiscali per l’acquisto delle auto, vengano forniti migliori servizi da parte delle case automobilistiche che spesso dimenticano questo, seppur piccolo, segmento del settore. Infatti, la redazione di Automania, attraverso questa segnalazione, vuole sensibilizzare le case automobilistiche verso una maggiore attenzione ali problemi dei disabili e soprattutto garantire una maggiore trasparenza delle informazioni fornite dai concessionari al momento dell’acquisto.
|
| |
|
|