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San Francisco insorge, multe troppo alte
07/07/2013
di Giovanni Iozzia
In Italia la situazione è ben peggiore anche perché c´è un accanimento nei confronti degli automobilisti il più delle volte motivato solo dalla necessità di fare cassa
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[ San Francisco, California, Stati Uniti ] -
L'aumento delle multe a San Francisco, in California, ha sollevato la proteste da parte dei cittadini che sono adesso costretti a pagare le sanzioni più alte degli Stati Uniti. L'edizione locale dell'Huffington Post ricorda che una canzone un tempo diceva così: «Se state andando a San Francisco, assicurati di indossare dei fiori nei capelli»; adesso, invece, dovrebbe essere modificata in quest'altro modo: «Se state andando a San Francisco, essere sicuri di avere un sacco di monete in tasca e non violare le regole del traffico, oppure: multe, ammende, sanzioni».
Le sanzioni sono dunque le più elevate del Paese: il divieto di sosta oscilla tra i 64 ed i 74 dollari, a seconda se l'infrazione avviene in periferia o in centro; parcheggiare nella'area riservata ai disabili o nei pressi di una fermata d'autobus verrà a costare 976 dollari la prima volta, 1.876 la seconda; passare con il rosso è 436 dollari e non fermarsi allo stop 214. Il motivo di questo inasprimento delle multe, è la necessità di assicurare un importante flusso di entrate nelle casse vuote della città. Il deficit di bilancio di San Francisco è stato stimato in circa 263 milioni di dollari nel 2012 che potrebbero diventare 375 milioni nel 2013.
Nulla in confronto alla situazione italiana. Il deficit di San Francisco equivale a poco più di 290 milioni di euro, quello delle maggiori città italiane in molti casi è molto, molto più alto. Conseguenza di tutto questo sono le multe: se ne fanno di più e sono sempre più care. Secondo una recente ricerca europea da dieci anni ad oggi, con un aumento del 1512% in Italia si fanno quasi 80 milioni di multe l'anno, oltre 200 mila al giorno, in media due per ogni automobilista. Circa 3 miliardi di euro l'anno che viene in gran parte incassato dalle amministrazioni comunali.
Automobilisti tropo indisciplinati? Forse, ed in questo caso è giusto multarli. Ma il fatto che molti comuni mettano nel bilancio preventivo le somme che dovranno scaturire dalle multe fa nascere il sospetto che i soldi che da essi si ricavano servano a rimpinguare le casse esauste dei comuni. L'incremento delle sanzioni è infatti scattato all'indomani del taglio dei trasferimenti dallo Stato centrale alle amministrazioni periferiche.
Inoltre, ci sono comuni che registrano un numero di violazioni inspiegabili se proporzionate al numero dei loro abitanti. Guardando bene si scopre che il loro territorio è attraversato da importanti strade provinciali e nazionali, molto trafficate. Sanzionare automobilisti di passaggio è molto più comodo e sicuro piuttosto che farlo con i residenti.
Dunque, l'automobile, e quindi l’automobilista, ancora una volta si presenta come una vacca da mungere per recuperare risorse per le pubbliche amministrazioni con un accanimento delle multe che va molto al di là delle infrazioni commesse, sia per il numero di quelle elevate sia per il loro importo. Come se non bastassero già i continui aumenti dei carburanti e delle accise ad essi applicate, delle assicurazioni, delle tasse in generale. Un ulteriore forte colpo per un settore giù duramente provato dalla grave crisi economica.
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