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Sciopero nello stabilimento Maserati: critico Marchionne
20/06/2014
di Irene Masoni
Fiat non condivide lo sciopero Fiom di lunedì scorso. Polemiche anche per il blocco degli straordinari proclamato dai sindacati negli altri stabilimenti
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Ha suscitato numerose polemiche lo sciopero proclamato dalla FIOM nello stabilimento Maserati di Grugliasco. Secondo il sindacato che ha proclamato l’agitazione a preoccupare sono le condizioni di lavoro all’interno dell’impianto e i turni adottati.
Ma da parte d Fiat sono arrivate immediatamente le critiche nei confronti del sindacato. Nel comunicato diffuso dalla casa automobilistica si legge infatti che: «Lo sciopero di oggi è stato infatti proclamato, e parzialmente messo in atto, in uno degli stabilimenti automobilistici più moderni del mondo».
Secondo Fiat la protesta appare alquanto ingiustificato soprattutto se si considerano il fatto che «Per rinnovare l’impianto con i nuovi modelli l’investimento della Fiat è stato di circa 1 miliardo di euro. Ancora più difficile da comprendere è il fatto che lo sciopero avvenga in uno stabilimento che quando è stato rilevato dalla Fiat, più di quattro anni fa, era fermo da diversi anni senza alcuna prospettiva produttiva. La Fiat a Grugliasco non solo ha salvato l’occupazione degli oltre mille lavoratori dell’ex Bertone, ma ha creato ad oggi ulteriori 1.300 posti per i lavoratori di Mirafiori in cassa integrazione, con previsione di ulteriori 500 a partire da settembre».
Oltre all’astensione al lavoro registrata lunedì, a preoccupae l’amministratore delegato di Fiat è anche l’annuncio del blocco degli straordinari proclamato da Fim,Fismic, Uilm, Ugl a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto.
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