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La Chevrolet Chaparral 2X VGT sfida il futuro
24/11/2014
di Gianluca Maxia
Sviluppata in esclusiva per i fan del gioco per PlayStation 3 Gran Turismo 6, la 2X VGT prende finalmente vita e si concretizza in questa concept car
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[ Los Angeles, USA ] -
“Questo concept è una visione audace e ambiziosa, che dimostra come l’ingegneria e il design di Chevrolet stiano sfidando le regole ed esplorando le tecnologie di domani”, ha detto di Clay Dean, direttore esecutivo del reparto di design avanzato di Chevrolet. “E’ anche un inno ad una partnership unica che ha aperto la strada a tecnologie innovative che possono essere utilizzate sia in pista sia in strada”.
La Chevrolet Chaparral 2X VGT ha un telaio monoscocca in composito, il cambio automatico e ha un’aerodinamica attiva. La partnership ha anche generato una tecnologia di acquisizione innovativa dei dati del veicolo e Chevrolet sta continuando ad utilizzare i programmi di corsa per testare e sviluppare nuove tecnologie e nuovi materiali. “E’ stato creato in un ambiente senza regole per sfidare i progettisti e gli ingegneri impegnati attraverso una serie di test che hanno fornito delle sensazioni molto esaltanti. Questa è una macchina che mixa fantasia e design”, ha dichiarato Frank Saucedo, che ha guidato la squadra che ha lavorato sul concept. “Come l’originale, ormai di alcuni decenni fa, la Chaparral 2X Vision Gran Tursimo (VGT) deriva il suo design da tecnologie aerospaziali avanzate che le serviranno per raggiungere i suoi obiettivi di performance”.
Sistema di propulsione basato sulla tecnologia laser che trae ispirazione da un lavoro avanzato destinato ai viaggi nello spazio e alla progettazione dei nuovi aeromobili. Gli impulsi dei sistemi di propulsione creano onde d’urto che generano un’enorme spinta. Il laser è alimentato da batterie agli ioni di litio e un generatore ad aria aiuta la macchina a produrre 900 CV. Chevrolet ha dichiarato che questo consentirà al concept di accelerare da 0 a 100 km/h in 1,5 secondi prima di arrivare ad una velocità massima di 386 km/h.
Come spiegano i progettisti, il raggio luminoso genera un impulso che colpisce una membrana di concentrazione, la quale a sua volta emette onde d’urto capaci di generare una spinta superiore a 670 kW. Questa vettura in cui l’uomo sta sdraiato al suo interno diventando una cosa sola con il telaio c’è spazio per uno sguardo anche al passato visto che dietro a questo concept c’è anche Jim Hall, il fondatore di quella Chaparral che dagli anni ‘60 agli ‘80 ha creato celebri bolidi da corsa come la 2F, la 2J e la 2X dotati di alettoni idraulici, ventole e turbine, teconologie uste sempre in anteprima, e che resero gli avversari “vecchi” immediatamente di vent’anni. Speriamo questa vettura possa far progredire le auto per i comuni mortali riversando anche poca della sua affascinante tecnologia.
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