Carnevale di Putignano: le Harley Davidson aprono le danze
15/02/2015
di Maura De Sanctis
Carri allegorici per i sette vizi capitali, nella manifestazione più antica d´Europa con ben 621 edizioni
[ Putignano, Bari ] -
Al rombo dei motori di splendide Harley Davidson si è aperta la giornata di oggi per la 621ma edizione del Carnevale di Putignano 2015. Anche quest’anno la manifestazione, tra la più antiche d’Europa, si è svolta all’insegna della satira politica. Dedicati ai sette vizi capitali (superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia), i carri uno dopo l’altro hanno sfilato lungo il corso anticipati dalle meravigliose Harley Davidson, per la gioia di grandi e piccini. E dire che anche Giorgio Panariello, nella giornata di chiusura del Festival di Sanremo, si è lasciato contagiare dal tema carnevalesco che mette in rilievo appunto i vizi capitali soprattutto quelli dei “politici”. Ad essere maggiormente bersagliati Matteo Renzi, Berlusconi e la Merkel.
Questi i carri in gara: il primo carro che identifica la Lussuria dal titolo “SE IL VIZIO VUOI MONTAR…RISCHI DI CASCAR!!” a cura dell’Associazione Culturale “La Maschera”, raffigura un toro montato da un cowboy che cerca invano di domarlo così come dovrebbe fare ogni individuo per combattere i propri istinti primordiali. Non a caso, come sfondo sono stati scelti gli indiani, i nativi d’America che solevano celebrare cerimonie di purificazione. Il carro è preceduto dalle danze di sette donne che incarnano i sette vizi capitali, accompagnate dalla figura retorica di Dante Alighieri. Quest'ultimo è accompagnato da sette donne della Divina Commedia; il secondo carro “SNATURATA EVOLUZIONE…!” dell’Associazione Culturale “AR.CA.S di Franco Giotta”, mette in evidenza i cambiamenti negativi che la Terra ha subito grazie anche all’intervento del dio del Caos che offre ricchezze e inquinamento in cambio dell’anima. Per rimediare all’Ira, un palco intitolato “Canzonissima” con individui vestiti in bianco e nero, seguono il carro principale, a voler ricordare i bei tempi, di quando l’Italia sembrava proiettata nel futuro e a diventare felicemente moderna.
Proseguendo nella sfilata, ecco che avanza pesantemente tra la folla il terzo carro “DIETA PARLAMENTARE” che rappresenta Accidia, dell’Associazione Culturale “Conlemani”. Con la mastodontica figura di un maiale che ingurgita uomini e donne nude, il carro rappresenta la condizione del politico e parlamentare italiano considerato ormai un essere ingordo e famelico. Anche in questo caso, le pietre fatte rotolare dalle maschere che accompagnano il carro, rimandano alla divina commedia di Dante Alighieri dove, specificatamente nel purgatori, i superbi sono costretti a portare pesi per espiare il proprio peccato. A seguire il quarto carro “THE SHOW MUST GO ON” dell’Associazione “cArteinregola” che rappresenta l'Avarizia. In questo caso l’inchiesta sull’Ilva nella città di Taranto, offre lo spunto per denunciare i meccanismi di una società che nonostante le ingiustizie deve continuare a produrre. La figura principale, un domatore di circo, continua a torturare “Ilvo”, un elefante che cerca affannosamente di mantenere in equilibrio un piatto di soldi.
Il quinto carro dal titolo “POCO INGOMBRANTE… MA PESANTE, PESANTE, PESANTE” dell’Associazione Culturale “Falzabuco”, ha voluto rappresentare il vizio della Superbia per mezzo di un mulo che allegoricamente rappresenta gli italiani ormai stanchi di trascinare il pesante carretto di politici con alla guida Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, rappresentanti della maggioranza e dietro l’opposizione di Beppe Grillo e Matteo Salvini. Il sesto carro “CHI MOSTRA GODE..CHI GUARDA CREPA”, del gruppo N.G.M “Carta... pestando”, dedicato all’Invidia che secondo molti c'è nel Partito Democratico, viene introdotto da un gruppo di diavoletti mentre l’angelo Matteo Renzi dimostra di essere coraggioso reggendo il mondo con il numero 80 e il diavoletto Susanna Camusso. Infine il settimo ed ultimo carro “COTTI E MANGIATI” by Associazione Culturale “Carta & Colore”, mostra una Merkel iraconda che si diverte ad infilzare i compagni europei con degli spilli, che rappresentano i crescenti sacrifici economici che i cittadini sono costretti ad affrontare per soddisfare il suo vizio la Gola.
Anche nella manifestazione di oggi si è registrata un’elevata affluenza di turisti provenienti da tutta Italia, a dimostrazione che le tradizioni e l'attaccamento alla terra, nonostante la globalizzazione, sopravvivono e anzi sono divenuti cultura e identità del nostro Bel Paese. Questi valori vengono espressi attraverso la pratica della cartapesta, forma comunicativa tra le più rappresentative della tradizione popolare, che viene qui intesa soprattutto come parte essenziale ed integrante della vita sociale di questa comunità. Dunque il Carnevale di Putignano 2015, si presenta ancora oggi ricco di appuntamenti, dove folklore, satira e goliardia si incontrano in un mix esplosivo e coinvolgente. Ma il carnevale non è l’unico tesoro della Puglia, la Valle d’Itria infatti è ricca di bellezze architettoniche, storiche e paesaggistiche, a cominciare dai Trulli di Alberobello e le grotte carsiche di Castellana, piccola cittadina raggiungibile in dieci minuti dalla strada provinciale.
Come tutti gli anni, simbolo del carnevale putignanese è, Farinella, un giullare con un cappello a tre punte e un costume blu e rosso, i colori della città. La maschera deve il suo nome ad un alimento tipico di Putignano, la farinella, uno sfarinato di ceci e orzo tostati con l’aggiunta di sale che può essere accompagnato da verdure, una purea di patate o reso più saporito con l’aggiunta di sugo. Per la degustazione di questo piatto tipico sono stati allestiti lungo il corso appositi stand dove tra l’altro si possono assaggiare altri gustosi prodotti della cucina locale. La festa e il divertimento proseguono… è per martedì l’ultimo appuntamento con il Carnevale più autentico del Sud Italia.