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Italia centrale sconvolta dal terremoto
26/08/2016
di Giovanni Iozzia
Distrutti diversi centri abitati. Oltre 250 i morti e più di 400 i feriti. Anas al lavoro per consentire la viabilità nelle zone colpite dal sisma
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Più di 700 scosse, tre paesi distrutti, oltre 250 morti, quasi 400 feriti, 293 beni culturali colpiti. Questi sono i primi e parziali dati del terremoto che nelle prime ore mattino del 24 agosto ha sconvolto l’Italia Centrale.
Un sisma relativamente forte, 6 gradi della scala Richter, che ha letteralmente sbriciolato centinaia di case costruite tanti anni fa quando i criteri antisismici ancora non esistevano. La triste prova di quanto il territorio italiano sia a rischio. Secondo quanto ha rivelato l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento non è stato preceduto da nessun foreshock, né sciami né isolati.
Sono stati particolarmente colpiti i comuni di Accumoli (Rieti), Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e Amatrice (Rieti), più vicini all’epicentro del sisma. Centri noti per il loro grande patrimonio artistico-culturale che ha subito gravissimi danni. Amatrice è particolarmente famoso per il primo piatto che porta il suo nome: la pasta all’Amatriciana.
Le province coinvolte sono quelle di Rieti, Perugia, Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo; le regioni Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Sui luoghi del disastro sono all’opera Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Forze Armate, Forze dell’Ordine, Guardie Forestali, Croce Rossa e tantissimi volontari provenienti da tutta l’Italia.
Il premier Matteo Renzi si è subito recato nella zona del terremoto e il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza con i primi 50 milioni di euro e il blocco delle tasse; saranno presi altri provvedimenti in favore dei comuni e delle popolazioni coinvolte. «Dobbiamo pensare alla ricostruzione, abbiamo un impegno morale con le donne e uomini di quelle comunità Non lasceremo nessuno da solo - ha dichiarato Renzi -, nessuna famiglia, nessun Comune, nessuna frazione e mettiamoci al lavoro perché le prossime ore possiamo continuare a strappare dalle macerie delle vite umane e possiamo restituire una speranza a quei territori così duramente provati».
La Protezione Civile ha annunciato che il numero 45500 può essere utilizzato per donare attraverso un SMS o una telefonata solidale 2 euro. La Croce Rossa Italiana ha attivato un servizio per donazioni di denaro che saranno utilizzate per finanziare le attività di aiuto e soccorso alle popolazioni del Centro Italia interessate dal terremoto. Sul sito della CRI sono disponibili le informazioni su come donare.
L’Anas, intanto, prosegue senza sosta le operazioni per garantire la transitabilità delle strade statali nelle aree colpite dal sisma, in stretto coordinamento con il Dipartimento di Protezione Civile. Fino ad ora sono impegnati circa 100 tra cantonieri, tecnici, personale delle sale operative e di coordinamento, con oltre 40 mezzi tra Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Personale e mezzi operativi dei Compartimenti Anas dell’Aquila e di Roma sono inoltre direttamente impiegati in ausilio alle attività di soccorso e Protezione Civile ad Amatrice, sotto la direzione del Centro di Coordinamento.
In provincia di Rieti, sulla strada statale 4 Via Salaria la circolazione è consentita ad autovetture e veicoli leggeri, mentre resta vietato il transito ai mezzi pesanti tra Antrodoco e Arquata del Tronto, esclusi mezzi di soccorso e trasporto pubblico. Si raccomanda in ogni caso di non percorrere la strada se non strettamente necessario, al fine di agevolare il transito dei mezzi di soccorso da e verso Amatrice.
I viadotti sono costantemente monitorati e presidiati 24 ore su 24 dal personale Anas, che nelle ultime ore ha anche scortato e assistito il passaggio dei convogli dei mezzi di soccorso diretti ad Amatrice ed ha messo a disposizione della Protezione Civile un magazzino in località Torrita che sarà usato come centro di stoccaggio per i beni di prima necessità.
Resta ancora chiusa la strada statale 685 delle Tre Valli Umbre nel tratto compreso tra il bivio per Castelluccio di Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP) a causa dei danni causati dal sisma in vari punti dell’infrastruttura. Sul versante umbro la stessa strada è chiusa tra Serravalle e Borgo Cerreto (PG) per i danni riscontrati in una galleria paramassi.
I tecnici Anas hanno completato i rilievi tecnici ed attivato le procedure di somma urgenza per l’esecuzione immediata dei lavori di ripristino. In Abruzzo, la strada statale 260 Picente è transitabile fino al confine con il tratto laziale (gestito da Astral), dove permane il divieto di transito ai mezzi pesanti.
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