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Mille Miglia 17: La tappa più avventurosa


23/05/2017

di Gianluca Maxia

Da Roma a Parma in un solo giorno sfidando tutti le tipologie di meteo, questo e molto altro è stata la quarta tappa della Mille Miglia 2017


Mille Miglia 17: La tappa più avventurosa [ Pavullo sul Frignano, Modena ] -

Speciale 1000 Miglia 2017

La tappa di sabato è stata sicuramente la più importante. Sotto tutti i punti di vista. Quello umano; perché gli equipaggi hanno vissuto alcuni dei momenti che saranno indelebili nella loro memoria per tanti anni; ma anche dal punto di vista sportivo perché la lunghezza della tappa e le tante condizioni meteo fronteggiate dai coraggiosi equipaggi, che in alcune situazioni hanno vissuto veri momenti di motorismo estremo. Queste sono state le componenti che di più hanno definito la gara del 2017

Questa quarta tappa la possiamo descrivere così: 420 chilometri in una sola giornata, molto spesso sotto la pioggia e senza mai utilizzare l'autostrada. Fin dall’inizio una forte pioggia ha colpito le vettura appena partiti da Roma. Ne proseguire della gara anche la grandine ha fatto la sua comparsa. Per spiegare meglio l’impatto di tutto questo bisogna considerare che gli equipaggi che hanno ottenuto i migliori piazzamenti spesso erano a bordo di vetture anni 20 o 30, come una Bugatti Type 23 o una Alfa Romeo 6C 1750 GS.

La durezza della tappa numero 4 ha fatto si che si ritirassero 40 vetture, Tra queste vetture che hanno abbandonato la gara c’era anche l'Alfa Romeo 6C 1750 GS del 1930 dei favoriti Giovanni Moceri e Daniele Bonetti. La classifica provvisoria, dopo l'arrivo a Parma, ha visto un distacco di poco più di 300 punti tra i bresciani Andrea Vesco e Andrea Guerrini, a bordo di una Alfa Romeo 6C 1750 GS del 1931, e il vicentino Luca Patron con Massimo Casale viaggia su una OM 665 Suberba 2000. Al terzo posto più staccati i mantovani Giordano Mozzi e Stefania Biacca al volante di una Alfa Romeo 6C 1500 GS Zagato. Quarta posizione per l'argentino Juan Tonconogy, vincitore di due edizioni della Mille Miglia, in coppia con il connazionale Guillermo Berisso su Bugatti Type 40 del 1927.

Una novità di questa edizione della Mille Miglia è stata l’abbandono delle mitiche strade della Futa, le cui curve trasudano di passione per i motori e di gloria motoristica, in favore delle strade sul passo dell’Abetone che hanno condotto la carovana fino alla via Emilia dentro Modena. Nella città emiliana le vetture hanno salutato la Ghirlandina, per poi transitare in una sorta di sfilata, davanti al Museo Enzo e Dino Ferrari; in molti hanno percepito una sorta di inchino atto “dovuto”. Dopo questo la via Emilia ha tracciato la direzione per tuti gli equipaggi fino a Parma, passando per Reggio Emilia, dove la prima vettura è arrivata quasi alle 23.


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