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Fusione Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot-Citroen: cosa prevede l´accordo?
19/12/2019
di Maura De Sanctis
La nuova società con sede in Olanda sarà il quarto costruttore automobilistico al mondo per volumi di vendita
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L’industria mondiale dell’Automotive sta vivendo una fase di forte espansione ed una dimostrazione di ciò è l’accordo appena siglato tra la Fiat Chrysler Automobiles N.V (“FCA”) e la Peugeot S.A. (“Groupe PSA”) che prevede una fusione paritetica (50/50) dei rispettivi business per creare il 4° costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il 3° in base al fatturato. I benefici derivanti dall’unione delle forze e delle competenze delle due società, permetteranno al nuovo gruppo di offrire ai propri clienti prodotti, tecnologie e servizi d’eccellenza e di rispondere con maggiore agilità alla trasformazione in atto in questo settore altamente sfidante.
Le previsioni sono ottimali: circa 8,7 milioni di veicoli venduti all’anno con un ricavo complessivo di circa 170 miliardi di euro ed un utile di oltre 11 miliardi di euro. Tutto ciò sarà possibile grazie alla massiccia presenza di FCA in Nord America e in America Latina e alla solidità di PSA in Europa. Si prevede che i risparmi associati alle tecnologie, ai prodotti e alle piattaforme rappresenteranno il 40% circa dei 3,7 miliardi di euro di sinergie annuali a regime, mentre i risparmi relativi agli acquisti rappresenteranno un ulteriore 40% di tali sinergie.
Naturalmente saranno salvaguardati anche i diritti dei lavoratori di FCA e di Groupe PSA che avranno due rappresentanti nel Consiglio di amministrazione della nuova società. Inoltre, lo statuto della società risultante dalla fusione stabilisce che nessun azionista avrà diritto di voto in misura eccedente il 30% dei voti espressi in assemblea. Unica eccezione, a Bpifrance sarà concesso di ridurre del 5% la propria partecipazione in Groupe PSA o del 2,5% nella società risultante dalla fusione. Con riferimento alla restante quota di partecipazione in Groupe PSA, DFG sarà soggetta a lock-up fino al perfezionamento dell’operazione. Successivamente al closing, DFG deterrà quindi il 4,5% del nuovo gruppo.
Prima della fase conclusiva dell’operazione di fusione, FCA si è impegnata a distribuire ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro mentre Groupe PSA distribuirà ai propri azionisti la quota del 46% detenuta in Faurecia e FCA continuerà a lavorare alla separazione della partecipazione detenuta in Comau, che sarà effettuata subito dopo il perfezionamento dell'operazione. Al closing, gli azionisti di Groupe PSA riceveranno 1,742 azioni della società risultante dalla fusione per ogni azione di Groupe PSA detenuta, mentre gli azionisti di FCA avranno una azione della società risultante dalla fusione per ogni azione detenuta in FCA.
L’operazione di fusione durerà circa 15 mesi durante i quali dovranno essere accettate tutte le condizioni di closing, tra cui le approvazioni degli azionisti delle due società nelle rispettive assemblee straordinarie e il soddisfacimento dei requisiti antitrust e altri requisiti normativi.
Una dichiarazione del Presidente del Consiglio di Gestione di Groupe PSA, “Carlos Tavares”, ha messo in evidenza l’importanza dell’operazione di fusione poiché consentirà al settore automobilistico di puntare con maggiore efficienza e tecnologie all’avanguardia, ad una sempre più cresacente mobilità ecologica, sicura e sostenibile.
Della stessa idea, Mike Manley: l’Amministratore Delegato di FCA, ha infatti sottolineato la grande competenza e tenacia di entrambe le società che pur attraversando momenti critici hanno saputo con coraggio, innovazione e dedizione affrontare le sfide e trovare in esse nuova forza e slancio per ricominciare più forti di prima.
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