All’età di 90 anni si è spento Stirling Moss ex pilota di F1
14/04/2020
di Giulia Morelli
Il compianto della Formula 1 si stringe attorno alla leggenda Britannica
[ Mayfair, Londra ] -
L’eterna leggenda, così sarà ricordato Sir Stirling Moss, come il pilota che è riuscito a vincere il più grande numero di GP 16 senza mai laurearsi Campione Mondiale, infatti si contano i suoi quattro secondi posti (1955- 1956- 1957- 1958) e i tre volte terzo (1959- 1960- 1961), assieme al suo soprannome indimenticabile targato “Il Campione senza corona”. Il pilota britannico si è spento all’età di 90 anni, dopo una lunga malattia nel giorno di Pasqua nella sua casa di Mayfair. Accanto a lui la moglie Susie, che lascia ad una frase il suo ricordo “E’ stato un giro di troppo, semplicemente ha chiuso gli occhi”.
Nato a Londra il 17 Settembre 1929 ben presto si innamorò dei motori e così esordì al volante di una HWM nel Gran Premio di Svizzera del 1951 e proprio in quell’occasione riuscì ad ottenere l’attenzione di Enzo Ferrari, il quale propose allo stesso Moss di disputare nello stesso anno il GP di Bari. Avvenimento controverso che mandò su tutte le furie Stirling Moss fu il risvolto di tale Gran Premio, infatti quando il pilota britannico arrivò in Puglia trovò il suo volante già occupato da un certo Piero Taruffi, così ritornò a casa e giurò che non avrebbe mai più corso per la Scuderia Ferrari.
Della sua carriera ancora vivi sono il Rally di Monte Carlo nel 1952, il suo primo podio nel Gran Premio del Belgio nel 1954, dove per l’occasione grazie al ritiro di Nino Farina arrivò terzo dietro a Juan Manuel Fangio. Nel 1955 Moss, compagno di squadra dello stesso Fangio, costantemente entrambi consoni a provocazioni reciproche, riuscì ad ottenere due vittorie. Sempre nel 1955 Stirling Moss vinse la Mille Miglia, un rally durissimo da Brescia a Roma macinando chilometri su chilometri che lo consacrarono come simbolo, sino ad essere incoronato nel “Wall of Fame” della corsa. Fu vincitore nel 1956 della 24 Ore di Le Mans, fino al 1961 quando conquistò la sedicesima vittoria nel Gran Premio della Germania. Negli anni guidò per diverse vetture fra cui Mercedes, Maserati, Vanwall, Cooper e Lotus.
Il rapporto con la Ferrari per lui non si placò mai, insieme a quello per Enzo Ferrari e proprio negli anni ’60 un accordo lo avrebbe finalmente visto alla guida della Ferrari in Formula 1. La sfortuna, il caso però hanno voluto un diverso risvolto per Moss che proprio nel 1962 rimase gravemente ferito in un incidente a Goodwood, al volante di una Lotus che lo portarono ad uno stato comatoso per 30 giorni, dopo i quali lo stesso pilota decise l’anno seguente di ritirarsi dalla scena anche a seguito di alcuni test con la Lotus. Ultimo episodio nel 2011 all’età di 81 anni e un breve cameo in un film di James Bond Casinò Royal, interpretando se stesso.
Stirling Moss rimarrà un simbolo per tutti, fonte di ispirazione per i piloti di ieri e di oggi, la sua scomparsa ha toccato molti, dalla Ferrari alla Mercedes sono emerse le memorie ed i ricordi, uno fra tutti quello di Piero Ferrari che testimonia così la leggenda: “Un personaggio capace di scrivere pagine intere di un libro, leale avversario in gara, anche se il fato non gli ha permesso di seguire l’orma della Ferrari. Mio padre diceva che somigliasse a Nuvolari per la sua voglia di correre, la stessa che lo ha seguito sino alla fine”.
Per molte persone sarà capitato almeno una volta nella vita di sentir dire la frase “Chi ti credi di essere, Stirling Moss?” ecco perché no, il suo ricordo più vivo sarà anche questo, un personaggio per certi versi particolare e non solo per essere l’eterno secondo delle corse, ma anche per aver insegnato e dato un incredibile valore ad uno sport che lui stesso amava. Vogliamo ricordare la legenda Sir Stirling Moss con dei Video delle Mille Miglia 2015 e delle foto di archivio di Automania, riposa in pace campione.