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La nuova ibrida della Fiat nascerà a Mirafiori
24/04/2010
di Giovanni Iozzia
Ne hanno parlato in un incontro l’a.d. Marchionne e il neo governatore piemontese Cota. L’azienda avanza richieste ai sindacati
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A pochi giorni dalla presentazione del piano industriale 2010-14 della Fiat, l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha incontrato il neo presidente della Regione Piemonte, il leghista Roberto Cota. L’incontro è durato poco meno di un’ora, alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Massimo Giordano ed ha avuto come oggetto anche la cooperazione su una ricerca per un nuovo motore ibrido. Il nuovo piano della Fiat prevede infatti un aumento della produzione delle auto nello stabilimento di Mirafiori.
La prima ibrida della Fiat, con motore termico-elettrico, che sarà prodotta a Mirafiori, sarà una monovolume, ed è destinata a prendere il posto della Multipla. Si è già parlato anche del nome: si dovrebbe chiamare LO. La Regione Piemonte, già con il precedente governatore, Mercedes Bresso, aveva messo a disposizione del progetto la somma di 50 milioni di euro con le medesime modalità con le quali si era già sostenuto un progetto di ricerca in partnership con la Rockwood, azienda che produce batterie al litio. Ma il progetto legato alla produzione dell’auto ibrida, è solo una parte dell’accordo generale tra le aziende del territorio e la Regione, definita Squadra Piemonte, dove tutti i soggetti in questioni si muoveranno in stretta sintonia per lo sviluppo. «Dopo aver parlato della situazione con Marchionne – è stato il commento del Governatore Cota - penso che in cinque anni i posti di lavoro della Fiat in Piemonte possano aumentare. Di questo sono molto contento e offro il mio pieno appoggio a questa scelta. L’auto del futuro è complessa, una parte continuerà a nascere in Piemonte. Adesso abbiamo bisogno di mettere insieme la politica, l’industria, la società piemontese per fare ripartire questo territorio».
Sul primo ibrido della Fiat ancora si sa ben poco. Anzi, l’annuncio della sua prossima produzione ha sorpreso tutti perché Marchionne aveva in più occasioni dichiarato che i motori turbodiesel sono già di per sé poco inquinanti e consumano poco, quindi inutile impegnarsi nella produzione di un auto ibrida. Poi le cose sono cambiate nell’ambito dello scenario internazionale. Prima si era parlato della 500, anche con dovizia di particolari, ma questa ipotesi è tramontata dal momento in cui è cominciata la produzione di un modello elettrico negli Stati Uniti. L’auto ibrida che sarà prodotta a Mirafiori dovrebbe essere la naturale integrazione del progetto americano. Nello stabilimento piemontese, inoltre, a partire dal 2013, sarà prodotta la futura Alfa Romeo Giulia, l’erede della 159, e una berlina con caratteristiche simili per la Chrysler. A Cassino, invece, sarà prodotta un’auto compatta che utilizzerà la piattaforma della Giulietta ed è destinata agli utenti americani.
A margine dell’incontro con Cota, Sergio Marchionne è tornato a parlare dei rapporti tra Fiat e sindacati. L’organizzazione della produttività dovrà infatti adeguarsi alle variazioni della domanda. Oltre ai 18 turni settimanali, la Fiat si aspetta dai sindacati una serie di concessioni al fine di giungere a quella che è stata definita flessibilità veloce. Strumenti per metterla in atto: moderazione salariale, possibilità di una più ampia mobilità interna, se necessario la riduzione delle pause, l’applicazione dei principi del World class manufacturing. Previsto anche l’utilizzo della cassa integrazione perché, come esempio, a Pomigliano d’Arco la produzione della Panda non comincerà prima dell’anno prossimo ed a Mirafiorila produzione salirà gradualmente con perfino delle eventuali pause tra la fine delle produzione di un modello e l’inizio degli altri destinati al mercato americano.
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