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Gomme invernali, obbligo rinviato per i milanesi
08/11/2010
di Michele Formichella
La Provincia di Milano fa dietrofront su gomme termiche e catene. Per la gioia degli automobilisti
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Tutto iniziò l'inverno scorso, quando Milano si risvegliò a sorpresa ricoperta dalla neve. Sorpresi ne furono anche gli addetti alla pulizia delle strade, che a causa delle precipitazioni troppo abbondanti ebbero non poche difficoltà a ripristinare la normale viabilità cittadina.
L'episodio convinse le autorità che era il caso di organizzarsi e far organizzare i cittadini per tempo nell'eventualità che situazioni come quella dell'anno scorso si fossero ripetute. E così qualche tempo fa la provincia di Milano ha emanato un provvedimento che obbligava gli automobilisti soliti circolare sulle arterie provinciali a munirsi di catene da neve o gomme termiche.
Immediate le proteste degli automobilisti meneghini, costretti per legge - tra il 15 novembre 2010 e il marzo 2011 - a viaggiare montando gomme invernali, o tenendo a bordo le catene, per evitare di trovarsi - qualora venisse a nevicare - impreparati ad affrontare strade ghiacciate e altri pericolosi fastidi legati al maltempo.
Ora - ieri - la Provincia annuncia di voler tornare sui suoi passi, cancellando l'obbligo. A far riflettere l'assessore De Nicola, che aveva predisposto l'ordinanza - e il presidente della Provincia Potestà sono stati i rappresentanti delle associazioni dei consumatori, che hanno convinto il Presidente a non firmare, rinviando il provvedimento a data da destinarsi (di certo almeno al 2011).
La questione, che era arrivata ad interessare anche la politica regionale, oltre che le istituzioni, si è risolta dunque - ogni tanto accade - in favore dei cittadini, i quali hanno fatto notare al Presidente della Provincia che in prospettiva dell'ordinanza i prezzi di catene e gomme da neve erano già lievitati.
E se qualche dubbio era rimasto in sede provinciale sulla bontà dell'iniziativa e sulla necessità di realizzarla, a far definitivamente propendere per il rinvio ci ha pensato anche la necessità di installare in tempi troppo rapidi gli appositi cartelli di divieto lungo l'intera rete viaria provinciale.
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