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I sindacati degli Stati Uniti danno l´Ok all´accordo tra Fiat e Chrysler
27/04/2009
di Maura De Sanctis
L’intesa tra la casa d’auto italiana e Chrysler si può dire ormai quasi definita: termine ultimo fine mese
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Il sindacato statunitense United Auto Workers sembra soddisfatto dell’intesa raggiunta tra Chrysler e Fiat anche perché il nuovo accordo eviterà al gruppo di Detroit di finire in amministrazione controllata. Per contro, il sindacato richiede alcune modifiche dell'esistente contratto di lavoro firmato nel corso del 2007, in particolare la riduzione del costo del lavoro orario di 19 dollari statunitensi ed una riduzione del costo di produzione di ciascun veicolo, oltre la riduzione del 50% del contributo che Chrysler dovrebbe versare in uno fondo sanitario per i pensionati. In questo modo si otterebbe un risparmio annuo pari a circa 198 milioni di dollari Usa.
Nel frattempo il Tesoro Usa sta mettendo a punto manovre che consentano alla Chrysler di liberarsi di alcune voci di bilancio in passivo, in modo da permettere al Lingotto di scegliere le parti più redditizie della casa automobilistica statunitense.
L’intesa raggiunta, incide positivamente anche sui titoli della casa automobilistica torinese, facendo registrare + 2%. Difatti in molti ritengono, che la Fiat sia il soggetto chiave negli attuali processi di riorganizzazione mondiale dell'industria dell'auto e che la sua presenza sul mercato rafforzata dagli stabilimenti Chrysler ed Opel consentirebbe di incrementare la produzione di quasi 4 milioni di auto l'anno.
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