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Chrysler Group: ulteriore proroga per decidere sul nuovo contratto quadriennale
22/09/2011
di Maura De Sanctis
Le trattative sul rinnovo del contratto di lavoro in corso tra il sindacato United Auto Workers e Chrysler Group proseguiranno fino al 19 ottobre
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United Auto Workers e Chrysler Group hanno rimandato di oltre una settimana, precisamente fino al 19 ottobre, i negoziati sul rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti al fine di consentire il raggiungimento di un accordo con il sindacato.
Nel suo comunicato il sindacato non ha spiegato i motivi che hanno portato al nuovo rinvio né tantomeno sulle trattative in corso. Quello che è certo è che le trattative, al contrario di quanto si era fatto credere la scorsa settimana quando era stata annunciata la firma del nuovo contratto collettivo quadriennale, si presentano molto difficoltose ed anzi si teme il mancato rinnovo del contratto entro la sua scadenza.
L’ad Sergio Marchionne del gruppo Fiat, ha rimproverato il presidente Bob King dell’UAW per non aver rispettato l'impegno di raggiungere un accordo sul nuovo contratto quadriennale entro il 14 settembre. Ciò che preoccupa maggiormente Sergio Marchionne è l'incertezza circa le prospettive di vendita di auto nel 2012 ed il rischio di una nuova recessione negli Stati Uniti. Questa situazione di stallo difatti impedisce alla casa automobilistica di aumentare i salari ai propri lavoratori che per il momento si devono accontentare di essere pagati meno rispetto ai colleghi della Ford e General Motors.
Patti Gillette, che lavora in una fabbrica di motori Chrysler ha dichiarato “Veramente non mi aspettavo molto” e forse ha ragione a pensare questo perché ascoltando le parole di Marchionne “Io non sarò così generoso”, le prospettive per il futuro non fanno ben sperare. Infatti i lavoratori Chrysler sanno che non possono ottenere gli stessi benefici dei dipendenti Ford e GM. Attualmente Chrysler ha subito una forte perdita di circa 254 milioni dollari netti nella prima metà dell'anno, mentre GM ha guadagnato 5,4 miliardi di dollari. Un ulteriore circostanza che complica le trattative con Chrysler, è che il 40% delle azioni di Chrysler sono di proprietà di un fondo pensioni che paga l’assistenza sanitaria e ciò mette il sindacato in una posizione difficile: da un lato deve consentire un aumento dei profitti e dall’altro garantire i diritti dei lavoratori.
In attesa di riprendere le trattative sul nuovo contratto dei lavoratori Chrysler, il sindacato United Auto Workers ha intanto spostato il focus su Ford e Gm. La Ford sembra voglia offrire ai propri lavoratori un contratto più soft di GM grazie ad un maggior introito di guadagni mentre GM promette nuove assunzioni e ulteriore produzione negli Stati Uniti.
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