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Mirafiori: il punto lo farà il referendum del 13-14 gennaio


05/01/2011

di Maura De Sanctis

Il futuro dello stabilimento dipenderà dal voto di circa 5.800 lavoratori


Mirafiori: il punto lo farà il referendum del 13-14 gennaio Dopo lunghe diatribe sul futuro dello stablimento di Miarafiori, sembra che le verie compagini tra cui gli stessi sindacati Fiom e Cgil non firmatari dell’accordo stiano incamminandosi sulla via del dialogo così come auspicato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che più volte ha invitato le parti a trovare un accordo per garantire occupazione nel nostro paese.

Mancano pochi giorni al referendum che deciderà il futuro dello stabilimento di Mirafiori: il 13 ed il 14 gennaio prossimi i lavoratori saranno chiamati ad esprimere il propro voto sull’accordo Fiat, ma le polemiche non si placano. Sono in molti a pensare che i sindacati non avrebbero dovuto cedere alla richiesta di Marchionne che ha voluto l’anticipazione del referendum ma probabilmente i lavoratori non hanno ben chiara l’attuale situazione. Alla richiesta di una legge sulle rappresentanze sindacali, Paolo Romani ministro dello Sviluppo economico, ha detto che:“non ci sarà alcuna legge sul tema della rappresentanza sindacale, perchè sarebbe una sconfitta per le parti sociali, la dimostrazione che non riescono a trovare un’intesa su una cornice di regole”.

Giorgio Airaudo della Fiom ed il segretario generale Maurizio Landini considerano il referendum frutto della logica ricattatoria di Fiat che vuole imporre le proprie condizioni notoriamente contrarie a quanto statuisce la Costituzione Italiana e la contrattazione collettiva. Ma d'altronde la vicenda Fiat non è altro che lo specchio del clima politico di assoluta incertezza che stiamo vivendo.

In questa prospettiva appare allora evidente come il dialogo fra le parti rappresenti una tappa essenziale di un percorso che tutte le forze non solo quelle politiche devono necessariamente abbracciare per impedire che le tensioni aumentino in un momento storico così delicato, dove l’economia ristagante ed il problema della mancanza di lavoro stanno assumendo grande rilevanza.

E mentre in Italia si discute sul futuro di Miarafiori, i titoli di Fiat Industrial e Fiat spa sembrano aver conquistato positivamente i mercati finanziari: la prima ha chiuso le contrattazioni del primo giorno di quotazione in crescita del 3,05% a 9 euro netti, molto meglio il titolo di Fiat spa che è salito del 4,91% a 7,02 euro segnalandosi come il miglior titolo del paniere principale della Borsa di Milano.


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