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La manovra Monti colpisce il bollo auto
06/12/2011
di Irene Masoni
Per ogni KW oltre i 170 dovranno essere pagati 20 euro: la manovra finanziaria va a penalizzare i proprietari delle auto considerate potenti
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Il bollo auto non passa indenne alla nuova manovra finanziaria e così, a partire dal primo gennaio 2012, chi è in possesso di auto con oltre 170 KW di potenza dovrà pagare 20 euro per ogni KW al di sopra di questa soglia. L’aumento del bollo verrà però applicato solamente sulle autovetture immatricolate nel corso degli ultimi due anni, quindi a partire dal 2008. In un’ottica forse perequativa, i veicoli più “anziani” verranno così risparmiati dalle nuove diposizioni.
L’aumento del bollo per le auto oltre i 170 KW non è l’unica azione, prevista dalla manovra, che andrà a colpire gli automobilisti. Per le auto oltre i 225 KW di potenza resta valido quanto deciso in estate dal precedente governo, ossia 10 euro di aumento per ogni KW eccedente la quota individuata. Questo aumento interesserà invece le autovetture più vecchie di tre anni. In entrambi i casi, la differenza tra la vecchia tariffa e la nuova, dovrà essere versata con modello F24 e i proventi andranno a finire direttamente nelle casse dello stato. E’ inoltre previsto il pagamento di una sanzione, pari al 30% di quanto inizialmente dovuto, nel caso di mancato o insufficiente versamento.
Infine, arrivano ancora una volta gli aumenti dell’accisa sui carburanti. Un aumento che andrà a ricadere su tutti gli automobilisti e che si concretizzerà, a partire anche in questo caso dal prossimo primo gennaio, in un aumento del prezzo dai 10 (per la benzina ) ai 12 (per il gasolio) centesimi al litro. Un aumento, quest’ultimo, che va a sommarsi, superandone l’importo complessivo, ai cinque già messi in atto nel corso del 2011.
A differenza degli aumenti che ricadranno sui carburanti, l’aumento del bollo per le auto di grossa potenza, è uno degli strumenti inseriti nella manovra e volto a colpire i patrimoni, pur partendo da una quota non proprio elevata. La manovra non colpisce solo il lusso su quattro ruote ma anche imbarcazioni e aeromobili: per le prime l’imposta sarà proporzionale alla lunghezza dello scafo, per i secondi sarà determinata sulla base del peso. Una patrimoniale atipica, volta a colpire ciò che in Italia è già “mappato”.
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