Chrysler cresce sempre di più 31/07/2012 di Giovanni Iozzia I risultati negli Stati Uniti del secondo trimestre del 2012 sono assolutamente positivi con un incremento dell’utile del 141% Mentre la Fiat perde sempre di più in Europa e particolarmente in Italia, la Chrysler miete successi. I risultati del secondo trimestre del 2012 sono assolutamente positivi confermando la tendenza che si è già palesata negli ultimi tempi. «I nostri risultati – ha commentato Sergio Marchionne - riflettono la ricerca costante da parte di Chrysler di qualità e valore. Insieme siamo alla ricerca di raggiungere di più, di imparare dal passato e rafforzare il nostro successo». La Chrysler ha chiude aprile, maggio e giungo con un utile netto di 436 milioni di dollari, che significa in termini percentuali un aumento del 141% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono saliti del 23% a 16,8 miliardi di dollari. Sono state vendute 582.000 vetture nel secondo trimestre, in aumento del 20% rispetto alle 486.000 dello stesso periodo 2011. Inoltre la quota di mercato negli Usa è salita del 24% pari. Questi dati, confortano positivamente la previsione della casa di Detroit di prevedere ricavi per circa 65 miliardi di dollari, con un utile netto di 15 miliardi, alla fine di quest’anno. Dove le cose continuano ad andare male è in Italia. I dati dello scorso mese di giugno parlano di un -24,4% di vendite di mezzi prodotti dal Gruppo Fiat. In Europa le cose vanno meglio e il calo è solo dell’1,7%. Ma anche in questo quadro negativo europeo e nazionale, la Chrysler contribuisce a limitare i danni. Nel mese di giugno, infatti, la Jeep aumenta le vendite registrando un incremento del 19,4% mentre nel raffronto annuo si registra al momento un +41,4%. Ottime le vendite di questo modello anche in Germania che sono cresciute del 69,4% sul mese e del 104,1% sul trimestre. Anche il Grand Cherokee ha aumentato in Europa le sue vendite del 51% rispetto al mese e rispetto all’anno 2011 ha fatto registrare uno strepitoso +211,3%.

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