Notizie
Chrysler cresce ancora
30/10/2012
di Giovanni Iozzia
Nel terzo trimestre del 2012 aumenta l’utile dell’80 per cento, dai 212 milioni di dollari del 2011 ai 381 di quest’anno. La soddisfazione di Sergio Marchionne
|
[ Detroit, Michigan, Stati Uniti ] -
Negli Stati Uniti la crisi economica ha cominciato ad allentare la sua morsa e la Chrysler nel terzo trimestre del 2012 vede crescere ancora il proprio utile che è stato di 381 milioni di dollari, l’80 per cento in più visto che l’anno precedente era stato di 212. L’utile dal primo gennaio di quest’anno è stato di 1,3 miliardi. Il ricavo netto è stato di 15,5 miliardi contro il 13,1 del 2011 con un incremento del 18 per cento. La spedizione di veicoli in tutto è mondo è stata di 559.000 unità contro le 469.000 dell’anno precedente pari a + 18 per cento. E’ crescita anche la quota di mercato negli Stati Uniti passando dall’11 al 16 per cento.
«Abbiamo cambiato la concezione al gruppo Chrysler - ha detto Sergio Marchionne, presidente e amministratore delegato del Chrysler Group LLC -. Abbiamo rinnovato la nostra linea di prodotti nei segmenti che definiscono i modelli come la Jeep Grand Cherokee e la Chrysler 300. Esperti e clienti già stanno rispondendo positivamente alla Dodge Dart e al Ram 1500, con il suo notevole risparmio di carburante. Continuiamo a lavorare febbrilmente e sono lieto di vedere che la nostra forte aspirazione di raggiungere l’eccellenza si sta traducendo in risultati».
I risultati positivi della Chrysler consentono al Gruppo Fiat di tirare un sospiro di sollievo poiché le cose in Italia e in Europa continuano ad andare male. Il mercato sembra infatti essere tornato ai livelli degli anni Settata. Nonostante questo la Fiat non chiuderà gli stabilimenti italiani ed europei.
Marchionne ha detto di volere puntare su modelli di prestigio come le Alfa, le Maserati e le Jeep e con gli alti guadagni ricavati sostenere tutto il resto. E’ stato calcolato che la crisi non finirà prima del 2016, o almeno nel 2015, ci sono quindi ancora alcuni anni di forte sofferenza da affrontare.
|
| |
|
|