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Critiche alla Mille Miglia 2013
27/05/2013
di Gianluca Maxia
Terminata la gara più bella del mondo, sono iniziate le critiche, due sono le voci che più si sono fatte sentire
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[ Brescia ] -
Antica è la storia della Mille Miglia, e tanti sono le persone che provano un forte legame con la gara più bella del mondo. Tra le tante voci spiccano quelle di Giulio Ramponi, presidente del comitato un nuovo AC per Brescia, e quella di Massimo Luigi Confalonieri, che è uno storico partecipante, che tante edizioni ha vissuto.
La lunga lettera di Giulio Ramponi pone l'accento sul fatto che questa edizione, la prima organizzata interamente dall'AC di Brescia dopo cinque anni di organizzazione appaltata ad esterni, abbia rappresentato, a suo dire, un passo indietro: “Per cinque anni abbiamo assistito a un salto di qualità verso una 1000 Miglia davvero internazionale, sempre più simbolo di Brescia e dell’Italia e ad alta visibilità. Fatto riconosciuto anche dalla Federazione Internazionale dell’Automobile, che ha assegnato nei giorni scorsi il suo premio internazionale proprio alla Mille Miglia, per l’edizione 2012, come corsa di auto più bella del mondo. Con il 2013 invece si è scelta una 1000 Miglia in contumacia. È una scelta anche per il futuro?”
La critica di Giulio Ramponi vuole sensibilizzare tutti gli appassionati e le istituzione perchè ridiano la giusta visibilità alla Freccia rossa. Ramponi conclude che: “a costruire un patrimonio di conoscenza, affermazione, internazionalità, prestigio ci vuole competenza, fatica, tempo e molto impegno. A disperderlo, invece, basta poco.Ma siamo ancora in tempo per evitarlo”. Massimo Luigi Confalonieri è molto diretto iniziando la sua lettera con un tono più deciso e aspro: “diciamo la verità, senza nasconderci dietro illusioni e dichiarazioni roboanti: l’edizione 2013 della Mille Miglia è stata la più deludente e provinciale da quando se ne ha memoria. Su questo nessuno, neanche gli organizzatori, possono far finta di non essere d’accordo. Detto questo il problema è capire cosa è successo, e come evitare che accada di nuovo. Perché la Mille Miglia è il motore della promozione di Brescia e del nostro territorio in tutto il mondo, è il nostro duomo, il nostro Colosseo.”
Anche Confalonieri conclude con un invito a fare meglio e a coinvolgere le istituzioni per risollevare subito la testa: “Ora però bisogna fare in modo che la deriva si fermi subito, prima che i danni siano troppo grandi. Dobbiamo farlo tutti insieme: le istituzioni, i cittadini, le forze sociali ed economiche.” La sensazione percepita di chi scrive, che ha partecipato a tutta la Mille Miglia 2013, è che l'edizione di quest’anno sia stata meno internazionale di quelle degli anni passati e meno vivace sui media, ma ha registrato un aumento degli iscritti e un riscontro di pubblico sempre e comunque caloroso; segnale questo che la Corsa più bella del mondo è molto ben radicata nella mente dei più, e che quindi basterebbe uno sforzo di comunicazione più organizzato ed efficiente per tornare ai fasti dell'edizioni scorse. Resta il fatto che anche un patrimonio storico così importante può rovinarsi facilmente se non circondato dal lavoro necessario e dagli investimenti importanti e indispensabili per comunicare degnamente la manifestazione nel mondo; è giusto il momento di rendere questa gara molto di più che una corsa, seppur la più bella del mondo.
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