Visitare il Museo Ferrari Maranello significa entrare nel tempio dei motori dove trionfa la migliore tecnologia del Cavallino Rampante. Ricordiamo le grandi vittorie del passato, l’evoluzione della specie: dopo i clamorosi risultati sportivi con le vetture Alfa Romeo, conseguiti sin dal 1929 con la Scuderia Ferrari, ecco che dall’Officina Ferrari di Maranello nasce nel 1947 la prima vettura Ferrari 125 Sport, barchetta 12 cilindri a V di 1500 cm3. A maggio segue la prima vittoria al Gran Premio di Roma sul circuito delle Terme di Caracalla. E’ l’inizio di una storia straordinaria, che ha visto la Scuderia Ferrari ottenere più di 5000 vittorie con piloti ufficiali e privati delle categorie Sport, Sport Prototipi, Endurence e Gran Turismo, conquistando 14 titoli nel campionato del mondo Marche e 36 vittorie alle 24 ore di Le Mans, l’ultima delle quali il 16 Giugno 2021. In Formula 1, con 16 campionati del mondo costruttori, a cui si aggiungono 15 titoli mondiali nella classifica piloti, dal 1950 è l’unica squadra sempre presente al Via, a testimonianza di un cammino che ha attraversato tutti i cicli tecnici che hanno contribuito all’evoluzione delle monoposto.
Ferrari 24 ore di Le Mans Il viaggio inizia con la Ferrari nella 24 ore di Le Mans, l’esposizione celebra i 70 anni di vittoria del Cavallino Rampante in una delle gare di Endurance più famose al mondo. La prima vettura che incontriamo è la Ferrari 250 LM del 1963 presentata al Salone di Parigi nel 1963, destinata a gareggiare su pista, con motore posteriore centrale e sostituiva la celebre Ferrari 250 GTO. La sigla LM stava per Le Mans, fu scelta in onore di Lorenzo Bandini e Lodovico Scarfiotti nella 24 Ore di Le Mans del 1963 con il prototipo Ferrari 250 P che ne anticipava le caratteristiche. La vettura monta sul posteriore un motore V12 di 60° da 3000 a 3300cc. Furono realizzati solo 32 esemplari, due dei quali da utilizzare su strada.La vettura esposta al Museo Ferrari Maranello è uno dei due esemplari che Pininfarina trasformò per il Conte Volpi di Misurata. Al suo fianco è esposta anche la Scocca in Alluminio della stessa Ferrari 250 LM del 1963.
Successivamente si passa alla Ferrari 812 GTS dotata di hand top ripiegabile e di un motore performante V12 Ferrari da 800 CV, che la piazza come la spider di serie più potente del mercato. La spider, rappresenta la reincarnazione della Ferrari 365 GTS4 Daytona a 50 anni dalla sua nascita. Esposto anche in questo caso il telaio della Ferrari 812 GTS.
Supercars - L’evoluzione dell’unicità La mostra continua con altri esemplari tra cui la Ferrari GTO del 1984, la Ferrari F40 del 1987 con alettone posteriore con motore Bi-Turbo a 90° e una sgarciante Ferrari F50 gialla. Nel padiglione successivo troviamo una Ferrari Enzo del 2002 con 602 Cavalli a 7800 giri in grado di passare da 0 a 100 km/h in soli 3,65 s, segue La Ferrari del 2013 e la Ferrari FXX-K Evo del 2017 che rappresenta l’ultima evoluzione del Programma XX dotato di un motore da 1050 CV. In bella mostra anche la spettacolare Ferrari Monza SP1 dotata di un potente motore V12 a 65° in grado di erogare 810 CV a 8500 giri, e l’ultima nata del programma One-Off, la Ferrari P80/C, una supercar personalizzabile a seconda i desideri del cliente e che rielabora il concetto di Ferrari Sport Prototipi.
A chiudere la kermesse la vittoriosa Ferrari di Le Mans: la Ferrari 550 GTS Gran Turismo derivata della Ferrari 550 Maranello di serie, che nel 2003 con i piloti Thomas Enge, Peter Kox e Jamie Davis, conquistò il primo posto di classe battendo l’agguerrita concorrenza delle squadre ufficiali, piazzandosi al decimo posto nella classifica assoluta.
Il nostro viaggio continua nella seconda parte del Museo Ferrari Maranello dedicato alle Monoposto Ferrrari di Formula 1 e l'ampio Speciale targato Automania (trovate il link ad inizio news).