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Nissan richiama 540.000 vetture per un problema ai freni
03/03/2010
di Grazia Dragone
Dopo GM, Toyota e Honda, anche la nipponica Nissan ritirerà alcuni modelli difettosi
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Non si frena l’effetto domino dei maxirichiami da parte delle Case nipponiche. Sulla scia della Toyota, sino a poco fa leader incontrastata del mercato grazie alla qualità delle sue vetture e ora alle prese con numerosi problemi, anche Nissan, come la Honda, risulta coinvolta in un maxiritiro dei suoi modelli.
Sotto la lente d’ingrandimento sono i pickup e i truck Titan, i suv Armada e Infiniti QX56, i minivan Quest, prodotti tra il 2008 e il 2010, che hanno fatto rilevare un difetto al pedale del freno. Mentre alcuni vetture dei modelli Titan, Armada, Infiniti, Frontier, Pathfinder e Xterra, venduti tra il 2005 e il 2008, hanno evidenziato un piccolo inconveniente alla spia del carburante, che indica un livello più alto di quello effettivo. Ben poca cosa rispetto ai guai della cugina Toyota, che dovrà anche assumersi responsabilità di tipo legale e sarà impegnata a difendersi dalle classaction messe in campo dai clienti americani.
Nissan ha dichiarato che “intende ispezionare e, se necessario, riparare i freni e l'indicatore del carburante di alcuni camion e minivan”, sottolineando il fatto che il controllo sarà effettuato in via cautelativa perché “nessun incidente è stato segnalato a causa di questi guasti”.
Le vetture incriminate sono state vendute principalmente negli Stati Uniti (176.916), ma i richiami interesseranno anche Russia, Canada, Messico, Medioriente, Ucraina,Taiwan e il Giappone.
Di fronte ad una massiccia campagna di richiami che riguarda diverse Case automobilistiche, oltre alle nipponiche, ultime in ordine d’arrivo in questa particolare classifica, il consumatore si pone l’inquietante interrogativo se i costruttori sacrifichino, in nome della legge del profitto, la qualità e l’affidabilità dei loro veicoli, mettendo in pericolo ogni giorno la vita di ogni automobilista, chiamato ad affrontare quotidianamente dei rischi di cui è vittima inconsapevole.
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