Il Grand Prix Historique de Monaco è una gara di Formula Uno d'epoca, nella quale si sfidano coraggiosi piloti che portano al limite le auto appartenute ai più grandi piloti di sempre. Si svolge ogni due anni e il percorso è quello del magnifico e leggendario circuito cittadino di Montecarlo. Tutto chiuso al traffico e allestito con cordoli e tribune, maxi schermi e telemetria. Trascorrere una domenica al Grand Prix Historique de Monaco è come fare un tuffo nel passato, in un tempo in cui i campioni non erano sono quelli che vincevano le gare, ma anche chi riusciva a domare le monoposto e portare a casa l'auto e la vita.
Il weekend inizia il venerdì con le prove libere, prosegue il sabato con le qualifiche ufficiali e culmina con le gare della domenica. Molte sono le monoposto, dagli albori delle corse automobilistiche fino alle selvagge monoposto della fine degli anni '70, veri e propri mostri di potenza, capaci ancora oggi di percorrere il giro veloce in tempi di assoluto rispetto.
Per arrivare a Montecarlo si può scegliere al macchina o il treno. Con l'auto oltre alle splendide strade che portano al principato si possono percorrere le Corniche ammirando il panorama oppure facendo correre la memoria ai ricordi delle famose tappe del campionato mondiale rally sul col de Turini, per poi arrivare in città e parcheggiare comodamente in un parcheggio a pagamento. Altra soluzione è fermare la propria auto in qualche paese vicino e usare l'efficiente treno costiero che porta direttamente nella stazione di Montecarlo, che scavata nella roccia accoglie molti appassionati fin dalle prime ora della mattina. Appena scesi dal treno si trovano subito le indicazioni per recarsi nella varie tribune, in piena efficienza monegasca si può usufruire di ascensori per arrivare già all'altezza giusta per la tribuna scelta. Arrivando velocemente ai piedi della tribuna si potrà fare comodamente il biglietto all'ingresso della tribuna stessa, anche se è vivamente consigliato comprare i biglietti via internet perché i sempre crescente fascino di questa competizione rende i biglietti ai piedi della tribuna sempre più rari. Il prezzo è sorprendentemente contenuto, visto il grande spettacolo fornito; per la gara di domenica la spesa sarà di 35 euro, che fanno sorgere qualche serio dubbio sul motivo che giustifica i 700 o 1000 euro della gara delle formula uno moderne.
Arrivati in tribuna inizia lo spettacolo, fatto di motori ruggenti, sfide all'ultima frenata, e continue prove di coraggio dei piloti, che chiedendo tutto al loro monoposto usano tutte le loro qualità al volante, arrivando alcune volte al contatto con i muretti del circuito. Durante la scorsa domenica si sono alternate gare asciutte a quelle con la pista inondata da un fortunale che ha reso la corsa ancora più avvincete ed entusiasmante, con un finale all'ultima staccata tra una March del 1977 ed una Tyrrell p34 a sei ruote, seguite da una indiavolata Ferrari 312 T3 che riusciva a fatica a scaricare a terra l'esuberante potenza del su motore dodici cilindri a V. Il fascino di vedere una Formula Uno, magari portata alla vittoria da un grandissimo campione, che sfreccia con il motore al massimo è uno spettacolo che rimane impresso, e che fa comprendere ancora di più la grandezza e il coraggio di quei piloti che sono riusciti a domare e a vincere le gare con queste vetture. Sempre di gara di automobili si tratta, ma molto diversa da quelle delle formula uno moderne; come molto diverso è il pubblico che si incontra durante il weekend del Gran Prix Historique de Monaco, un pubblico interessato alla corsa a non vittima del bisogno di sfoggiare atteggiamenti o accessori che nulla hanno a che fare con lo spirito delle corse, quello spirito che permetteva a campionissimi come Clark, Villeneuve, o Bandini di sfidare la morte tra le curve la mattina e brindare con i propri tifosi la sera, senza nessun paddock chiuso, motorhome o area VIP a separarli.