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Porsche 918 Spyder, livrea martini e test finali
31/07/2012
di Grazia Dragone
I test in programma al Nürburgring vedono in pista il prototipo con una livrea evocativa del glorioso passato sportivo del marchio
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[ Nürburgring, Germania ] -
Indossa una veste evocativa del passato il prototipo Porsche 918 Spyder, che sull’asfalto del temibile Nordschleife del Nürburgring supera di dieci secondi i tempi della Carrera GT, toccando quota sette minuti e 22 secondi.
La livrea Martini Racing, abito con cui è apparsa l’affascinante vettura del marchio, sarà disponibile in catalogo grazie ad un accordo siglato tra la Porsche e la Bacardi & Company Limited, che consentirà di ridare lustro ad una delle più note partnership del motorsport, in auge negli anni Settanta. In quel glorioso periodo le sportive tedesche dominavano la scena con i modelli 908, 917, 935, 936 e con le varianti RS e RSR della 911. Tra le vittorie si ricordano la Targa Florio del 1973, il Campionato Mondiale Sport del 1976 e le 24 ore di Le Mans nel 1976 e 1977.
Porsche 918 Spyder si distingue soprattutto per le prestazioni regalate da un sistema ibrido in grado di garantire fino a 770 CV di potenza massima. Le diverse modalità di guida consentono di passare dalla propulsione ad emissioni zero alla più prestazionale, che si avvale dell’interazione tra un motore termino e due unità elettriche. Aerodinamica e bilanciamento dei pesi sono stati studiati con cura. Sorprendenti i consumi che si attestano intorno ai tre litri per 100 km, mentre le emissioni di CO2 sono pari a circa 70 g/km. L’impiego della monoscocca rinforzata in fibra di carbonio (CfK) consente di ridurne il peso, garantendo rigidità e precisione straordinarie.
Le immagini regalano la visione definitiva della carrozzeria, mentre tutti da svelare restano gli interni.
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