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Kawasaki Ninja H2 adrenalina massima
14/11/2014
di Gianluca Maxia
Presentata anche in Italia la più adrenalinica delle Kawasaki da strada, con quattro cilindri in linea e un compressore da 130 mila giri al minuto
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[ Milano, Lombardia ] -
Speciale EICMA 2014 La nuova Kawasaki Ninja H2R ha molte frecce al suo arco: il telaio, i freni, l'aerodinamica molto curata, ma una caratteristica spicca su tutte, ed è l’adozione di un compressore volumetrico che spinge l’aria nei cilindri con una pressione maggiore di quella atmosferica. Questo aspetto tecnico fa tanta notizia non per la potenza che riesce a dare in più al propulsore, ma perché rappresenta la caduta di un vero tabù per i costruttori di moto. La Kawasaki Ninja H2 rappresenta molto di più della versione da strada della H2R, ma l’inizio di una nuova era in cui anche le moto, esattamente come è successo per le auto, iniziano a proporre e richiedere l’adozione di sistemi di sovralimentazione.
200 cavalli a 11 mila giri al minuto e 133 Nm a 10.300 giri al minuto, 998 centimetri cubi e 238kg di peso. Questi sono i numeri nudi e crudi della Kawasaki Ninja H2, e sicuramente destano ammirazione e rispetto per questa moto super sportiva stradale. Se però riflettiamo che la Ninja H2R, da cui deriva, può disporre di 300 cavalli, e ascoltiamo attentamente i tecnici giapponesi quando ci spiegano che il motore della H2 differisce da quello della H2R in pochi dettagli, e tutti intercambiabili tra i due motori, lo scenario cambia completamente. In fondo già da qualche anno i 200 cavalli su di una super sportiva erano raggiunti da qualche costruttore, ma pensare di poter disporre di 300 cavalli, con tutta la coppia che genera un compressore, rende la situazione completamente differente.
Gli ingegneri della Kawasaki hanno anche dichiarato che questo motore è stato sviluppato per sostenere sollecitazioni tra 1,6 e 2 volte quelle che de sostenere un motore da gara superbike, e questo vuol dire che i 300 cavalli sono anche affidabili. L’ultima cosa che rende la H2 una moto davvero speciale è il telaio a traliccio che è uguale a quello della H2R capace quindi di gestire perfettamente tutta questa potenza e regalare una nuova dimensione dell’accelerazione. Forse la caratteristica che più verrà apprezzata dai fortunati proprietari della H2 sarà proprio la sua capacità di annullare i rettilinei; basta ruotare la manopola del gas e qualunque rettilineo sarà già finito.
Il comparto freni è sicuramente all’altezza con un impianto progettato e realizzato dalla Brembo con doppio disco da 330 mm Abs e pinze a 4 pompanti, e la sospensioni, seppur non al livello di quelle montate sulla H2R, sono comunque di ottimo livello: all’anteriore troviamo una forcella KYB AOS-II da 43 mm a cartuccia separata, mentre dietro c'è un mono ammortizzatore Uni-Trak sempre KYB, entrambi abbondantemente regolabili. Ovviamente ben fornito anche la dotazione elettronica di serie, che comprende KTRC (Kawasaki TRaction Control a 4 livelli), KLCM (Kawasaki Launch Control Mode), KEBC (Kawasaki Engine Brake Control, che consente di regolare l'azione del freno motore), KIBS (Kawasaki Intelligent anti-lock Brake System, ovvero lo stesso ABS della ZX-10R) e KQS (Kawasaki Quick Shifter) e anche un ammortizzatore di sterzo elettronico Ohlins comandato dalla centralina.
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