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Il falso sequestro di Lapo Elkann
01/12/2016
di Giovanni Iozzia
Il rampollo degli Agnelli finge sequestro per ottenere soldi dalla famiglia ma la polizia americana lo scopre e lo denunzia
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[ New York, USA ] -
Quella di Lapo Elkann è una storia controversa. Negli ultimi anni il nipote di Gianni Agnelli e fratello di John Elkann presidente della Fiat, ha fatto spesso parlare di se per la sua eccentricità e qualche volta anche a causa di vicende non del tutto edificanti.
Eppure il rampollo di casa Agnelli era ben partito facendosi le ossa come operaio, sotto l’identità posticcia di Lapo Rossi, in fabbrica a Pontedera, nella catena di montaggio della Piaggio; aveva proseguito poi la sua formazione nell’azienda di famiglia in Maserati, Ferrari e Fiat. In quest’ultima aveva anche cercato di proporre un nuovo progetto di comunicazione partendo dal rinnovamento del logo. I risultati furono anche abbastanza buoni ma nel 2005 decide di abbandonare la Fiat.
Le vicende professionali proseguono anche con diversi successi ma nel 2005 c’è il primo grave episodio allorché viene ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell'Ospedale Mauriziano di Torino dopo un festino a base di alcol e oppiacei con alcuni transessuali.
Proprio per un vicenda simile, Lapo Elkann il prossimo 25 gennaio comparirà davanti alla Corte criminale di New York dove rischia di ricevere una condanna da due e dieci anni di carcere per l’accusa di avere simulato un sequestro di persona.
Lo scorso 25 novembre, Giorno del Ringraziamento, Lapo si concede due giorni di divertimento a base di alcol e droga con un transessuale; ad un certo punto esaurisce il denaro contante e per averne altro chiama la famiglia dicendo di avere bisogno di 10 mila dollari per essere liberato da una persona che lo tiene sotto sequestro. I familiari avvertono invece la Polizia di New York che interviene, scopre tutto e denunzia l’imprenditore italiano.
Storia, dunque, di ordinario, forse, squallore che non avrebbe meritato poche righe in cronaca se non vi fosse stato coinvolto una membro della famiglia Agnelli che, nel bene e nel male, da circa 100 anni in Italia fa sempre notizia. Intanto di Lapo a New York si sono perse le tracce, probabilmente è tornato in Italia ma, se non vuole evitare altri e peggiori guai, il 25 gennaio 2017 dovrà presentarsi davanti ad un giudice americano che, molto probabilmente, degli Agnelli non ha mai sentito parlare.
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