Notizie
Ancora nubi sul futuro di Termini Imerese
17/03/2012
di Giovanni Iozzia
La Dr Motor sembra essere in difficoltà nel rilevare lo stabilimento ex Fiat. Rassicurazioni da Invitalia e dallo stesso Di Risio. Presto un tavolo ministeriale
|
[ Palermo, Sicilia, Italia ] -
Le ultime questioni relative al futuro di Termini Imerese saranno affrontate nel corso di un tavolo ministeriale che verrà convocato nei prossimi giorni Lo ha reso noto Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, durante l'audizione in Commissione attività produttive dell'Assemblea regionale Siciliana, durante la quale si è parlato del futuro dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese.All’incontro erano presenti anche i sindaci del comprensorio, i sindacati e una delegazione di operai ex Fiat e dell'indotto.
«Rispetto alla crisi di Dr Motor – ha dichiarato Arcuri -, l'azienda, su cui Invitalia ha investito, che stenta a pagare gli stipendi, qualche problema esiste ma ha una portata clamorosamente inferiore, rispetto a quello che si immagina ed è marginale rispetto all'investimento per Termini Imerese. Ci sono anche novità sulla questione dell'aspetto finanziario di DR e sono novità positive. Le cose procedono molto più speditamente. i cinque progetti sono tutti confermati». «Il contratto di sviluppo per Termini Imerese – ha continuato Arcuri - prevede delle fasi. Non possiamo metterci sei giorni per approvarlo, né sei anni come in Campania. Le società hanno presentato la proposta a Invitalia, Lima corporate ha ottenuto una proroga di 30 giorni per presentare il progetto esecutivo, che prevede l'utilizzo dello stabilimento Magneti Marelli, nella disponibilità della Dr». «New coop - ha precisato - non ha chiesto agevolazioni, ma l'assegnazione di un sito dove collocare la produzione. Per Biogen è previsto un incontro il 26 marzo prossimo a Roma. Il 25 gennaio Dr ha presentato la proposta definitiva per Termini Imerese, il 10 febbraio abbiamo trasmesso copia delle proposta definitiva per gli adempimenti accessori, il 2 marzo abbiamo chiesto alla società informazioni aggiuntive per approvare la proposta, speriamo ci mandi quanto richiesto per approvare le agevolazioni».
Nei giorni scorsi, infatti, erano nate forti preoccupazioni circa la tenuta della Dr Motor nella realizzazione del progetto. Tanto che un gruppo di operai, mentre era in corso l’audizione, ha organizzato un presidio davanti a Palazzo dei Normanni, la sede dell’Ars, a Palermo. «Mi auguro – ha detto il sindaco di Termini, Salvatore Burrafato - ci sia la rassicurazione che i ritardi che stiamo registrando rispetto al programma originale non inficino il processo di reimpiego nell'anno corrente di almeno 250 lavoratori». «Vorremmo che questa attività di Invitalia, che deve essere fatta in maniera seria e puntuale e più obiettiva possibile senza risentire delle nostre ansie – ha aggiunto il primo cittadino - davvero facesse le pulci al progetto di Dr per avere tutte le rassicurazioni di non doverci trovare in una situazione analoga a quella che abbiamo vissuto in un tempo breve». «La cosa che chiederemo – ha concluso Burrafato – è che mentre c'è questo percorso Invitalia faccia esercitare tutto il peso al ministero del Lavoro per dare garanzie ai lavoratori sui temi irrisolti della disoccupazione, della cassa integrazione e sulla mobilita incentivata per i 140 addetti che ancora non decolla. Servono garanzie in anno di transizione».
Una prima rassicurazione è arrivata direttamente dall’amministratore delegato di Dr Motor, Massimo Di Risio. «Stiamo continuando a lavorare – ha detto - e stiamo curando i rapporti con il sistema bancario. Siamo ancora nei tempi giusti per il progetto. Non credo che ci si debba preoccupare». «Abbiamo il piano pronto e aspettiamo l'ok dalle banche – ha spiegato Di Risio -, non appena scatta il semaforo verde partiremo. Le difficoltà potrebbero sorgere nel caso di un eventuale blocco delle banche. Se venisse a mancare la volontà ci dovremmo preoccupare ma al momento non vedo alcun ostacolo».
«Sicuramente la Dr Motor – è intervenuto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo - come tutte le altre case automobilistiche vive un momento di drammatica crisi che, tenendo conto della difficoltà che sta vivendo l'intero settore, non sorprende. Ma credo che ci siano le condizioni per poterla superare».
|
| |
|
|