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DR Motor fuori da Termini Imerese
22/06/2012
di Irene Masoni
Mancano le garanzie e i soci non sono ancora arrivati. Il Ministero sonderà la disponibilità di diciassette nuove case potenzialmente interessate all’acquisizione degli impianti
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[ Termini Imerese ] -
Prosegue la situazione di stallo relativa agli ex impianti Fiat di Termini Imerese. Dopo la chiusura risalente al 25 Novembre scorso sembra ancora decisamente lontana una soluzione definitiva. DR Motor, fino a pochi mesi fa accreditata a rilevare l’impianto siciliano, non appare infatti più in grado di portare avanti l’acquisizione.
Le voci sono però, per il momento, ancora contrastanti e senza alcuna conferma ufficiale. Nonostante questo, la riunione che si è tenuta ieri, convocata dal Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e a cui hanno preso parte tutte le rappresentanze sindacali, ha lasciato poche speranze.
Sarà lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico, come annunciato anche nelle scorse settimane, a dare avvio alla ricerca di nuovi possibili acquirenti sondando inizialmente la disponibilità di diciassette case automobilistiche.
La Uilm palermitana, per mezzo del suo Segretario, Vincenzo Comella, ha rilevato i contenuti dell’incontro con il Ministro Passera: «Il Ministero ha deciso di sondare presso le 17 principali case automobilistiche internazionali l'appetibilità dell'impianto di Termini Imerese dismesso dalla Fiat. Entro la prima settimana di luglio, il Mise compirà con i sindacati una prima valutazione delle indicazioni che saranno state raccolte». Durante il vertice si è anche discusso della sorte dei lavoratori, per i quali si sta discutendo della possibilità di estendere gli ammortizzatori sociali di cui già usufruiscono da un anno.
Sempre dalla Uilm arrivano dettagli anche relativi al motivo per cui il Ministero dello Sviluppo Economico avrebbe deciso di dichiarare ‘chiusa’ la vicenda DR Motor. Secondo il Segretario Generale della Uilm Palombella «Dr Group non risponde ai requisiti richiesti per il rilancio del sito. Non ha garantito i 15-18 milioni richiesti né da solo né con altri partner, pertanto è fuori».
La casa automobilistica molisana non appare però intenzionata a mollare la presa anche perché, secondo indiscrezioni, all’orizzonte potrebbero esserci nuovi soci da far entrare nell’affare. Ma visti i ritardi e le mancate garanzie il governo non sembra più intenzionato ad aspettare evoluzioni che a questo punto potrebbero non arrivare mai.
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